Aumenti a senso unico per i mezzi di produzione. L'ultima rilevazioni Ismea si riferisce al mese di maggio e indica l'ennesimo incremento dei costi a carico degli agricoltori, stavolta rincarati del 2,4 per cento rispetto a dodici mesi fa.

La situazione peggiore si registra per i concimi. L'aumento medio è del 6 per cento, con punte del 9,8 per cento sugli azotati e del 6,3 per cento sui fosfatici. Al secondo posto tra le voci di spesa rincarate si piazzano i prodotti energetici, con un generale +5,7 per cento, trainato principalmente dal boom del prezzo dell'elettricità, aumentato dell'8,3 per cento.

Se salari e spese varie rimangono stabili, si segnalano incrementi del 2,6 per cento sia per le sementi, sia per i mangimi. Su quest'ultimo fronte costi maggiorati soprattutto per nuclei bovini e vitelli (+9,1 per cento) e mangimi ovicaprini (+7,3 per cento). Più contenuti gli aumenti su animali d'allevamento e antiparassitari, entrambi intorno all'1 per cento.

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