Dall'aumento dell'Irpef nelle Regioni in deficit nella sanità alle tasse per gli universitari fuoricorso o con reddito basso. Dalle nuove regole sulle prescrizioni di farmaci generici al tetto per gli stipendi dei manager delle società non quotate partecipate dallo Stato. Sono le novità principali del decreto spending review che, dopo un breve ma faticoso percorso in commissione Bilancio, ha ottenuto il via libera del Senato con la fiducia sul maxiemendamento del governo. Il provvedimento - che ha incorporato il decreto sulle dismissioni - passa ora alla Camera, per un esame sprint e ?blindato', con l'obiettivo di un ok definitivo in settimana.

Queste le nuove misure più rilevanti approvate in Senato:

IRPEF REGIONI IN ROSSO - Rischio nuove tasse nelle Regioni in deficit nella sanità (Sicilia, Calabria, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Lazio e Piemonte). Possono anticipare al 2013, invece del 2014, la maggiorazione dell'addizionale regionale sull'Irpef, che potrà salire fino all'1,1%.

STUDENTI FUORICORSO - Aumenti in arrivo per le tasse degli universitari fuoricorso, che potranno anche raddoppiare per quelli con reddito alto. Le tasse potranno aumentare fino a +25% per i fuoricorso con reddito familiare sotto i 90mila euro, fino a +50% con reddito tra 90mila e 150mila euro, e fino a +100% con un reddito oltre i 150mila euro.

UNIVERSITARI A REDDITO BASSO - Un calmiere per le tasse universitarie pagate dagli studenti con basso reddito. Dal 2013 per chi ha un reddito familiare sotto i 40mila euro l'aumento delle tasse non potrà superare l'incremento dell'inflazione.

FARMACI DI MARCA - I medici avranno l'obbligo di indicare nella ricetta il principio attivo, ma anche la "facoltà" di indicare medicinali ?griffati'. Questa indicazione facoltativa diventa vincolante per il farmacista se viene inserita, "corredata di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità".

STIPENDI MANAGER - Previsto un tetto di 300mila euro per gli stipendi dei manager e dei dipendenti delle società non quotate partecipate dallo Stato, compresa la Rai.

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