Da qualche tempo quando si parla di Corporate social responsability, è facile imbattersi in una nuova definizione, la Corporate social innovation. Vediamo di cosa si tratta.
Sembra che il trend in atto porti le aziende a investire in mercati lontani, esotici. E ci si chiede spesso se questo vada o non vada a vantaggio della nostra economia e di conseguenza delle nostre tasche. Ma ci sono manager che non guardano lontano, anzi trasferiscono il business della propria azienda nel locale e nel micro-locale.
Parliamo di manager che investono in partnership con il terzo settore a radicamento locale. Si tratta di economia dal basso che favorisce la contaminazione del mondo imprenditoriale con altri mondi, ad esempio del non profit. Le specificità e il patrimonio locali interagiscono con il sistema aziendale, è la cosiddetta Corporate social innovation (Csi) ovvero la necessità per l'impresa di fare innovazione sociale nelle proprie politiche di Csr (Corporate sociale responsability).
La Csi si presenta quindi come un'evoluzione della Csr: l'azienda reinventa il proprio ruolo attraverso prodotti, servizi e spin-off innovativi che hanno impatti positivi sul sistema economico locale, sull'occupazione, sulla sostenibilità ambientale e sulla coesione sociale. Questi spin-off sono in grado di fornire risposte efficaci e innovative più liberamente di quello che l'azienda farebbe perché preoccupata da risultati economici di breve periodo.
Creazione di valore sociale condiviso, per generare un impatto positivo sull'ambiente e sulla società locale. È questo il futuro del business aziendale?
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