Il Forum del Terzo Settore scegliela linea dura: via da tutti itavoli istituzionali per protestarecontro la spending review ein particolare contro la chiusuradegli Osservatori edi altri istituti dipartecipazione econtro l'articolo 4del decreto «cheimpedisce la realizzazionedi importantiservizi sonunciatoal sottosegretario CeciliaGuerra che diserterà la VI ConferenzaNazionale del Volontariatodi ottobre a l'Aquila e insieme adessa tutti i tavoli di confronto econcertazione istituzionali, se ilgoverno non modificherà il de-«Lasciamo i tavoli se ildecreto non cambia».
Il Forum,organismo che raggruppala maggiorparte delle organizzazioninon profit in Italia, ieri ha partecipatoal «Tavolo permanente»cori il ministero del Lavoro e dellePolitiche Sociali, dove ha ancretosui tagli dispesa attualmentein discussione alSenato. «Prendiamodrammaticamenteatto - affermauna nota - chela spendingrewiew viene usata a pretesto perridurre gli spazi di democrazia e imomenti di confronto tra societàcivile e istituzioni e che le decisionidel governo sembrano andarenella direzione di interromperedi fatto i rapporti con il terzosettore».
Da parte sua però il sottosegretarioha affermato di condividere leistanze del Forum. «Il ministero -ha dichiarato Guerra - supportagli emendamenti che sono statipresentati e che vogliono porre rimedioai problemi sollevati. Nonso come andrà a finire l'iter parlamentaredel provvedimento, equindi se questi emendamenti sarannoaccolti, ma se così non fossecredo che la posizione del Forumsarebbe oggetto di un confronto». «Capisco che ci sia tensione- ha aggiunto ancora l'esponentedel governo - ma sarebbemolto negativo per la collettivitàse ci fosse una rottura tra ilTerzo settore e il ministero. Noi riconosciamole istanze sollevate eciò testimonia che crediamo moltoal ruolo del non profit.Speriamo che il problemasi risolva nell' ambito dell'approvazionedellaspending review».
Gli Osservatori sarebberodunque tra le vittime deitagli, e sempre oggi unasettantina di associazionihanno lanciato un appellocontro la chiusura dell'Osservatorionazionaleper l'infanzia. Questi organismi,polemizza il Forum, «non sono unfastidioso orpello, non costanonulla, sono invece luoghi istituzionaliche garantiscono confrontoe partecipazione e quindi spazidi democrazia.
Chiuderli è unadecisione sbagliata che mette a repentaglioi valori alla base del nostromondo, proprio in questomomento critico in cui, più chemai, il nostro Paese ha bisogno dirafforzare il proprio capitale di fiduciae di coesione sociale». A difesadel non profit interviene anchel'Auser, storica associazioneper la terza età, che parla di «unimmotivato attacco al terzo settore,uno dei pilastri più importantidella vita sociale del Paese».