Corrado Clini intervistato da Tgcom24.

Per il ministro dell'Ambiente il nucleare ''è del tutto accantonato. Era stato ripreso il discorso ma in modo affrettato. Ci voleva più tempo e avremmo dovuto fare in Italia un lavoro diverso''.

Le energie rinnovabili ''generano occupazione'': si calcolano 120mila nuovi addetti, perlopiù giovani. ''E' un'enormità se si fa il confronto con altri settori''. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, nell'intervista della domenica di Tgcom24. In un Paese come l'Italia, che importa l'85% dell'energia, l'energia rinnovabile ''porta a una riduzione delle quote di importazione e, in più, consente di essere presenti in un'area tecnologica in cui c'è oggi maggiore competizione''.

Il ministro ricorda che sono stati erogati 600 milioni di euro ai Comuni, per il trasporto elettrico, ma c'è da considerare anche un altro aspetto: ''l'eccesso di offerta di elettricità potrebbe essere veicolato per sostenere l'auto o lo scooter elettrico. A quel punto, il prezzo alla vendita dell'auto elettrica diventerebbe rapidamente competitivo perché, se un pieno costa 1 euro, i conti sono presto fatti''.

La promozione della mobilità elettrica, secondo Clini, ''avrebbe molteplici effetti positivi: diminuirebbe l'inquinamento, andrebbe a sostenere un'altra filiera produttiva, che è appunto quella dell'auto elettrica, e ci consentirebbe di utilizzare elettricità che altrimenti andrebbe persa''. Il ministro a 'impatto zero' spiega che ha sempre cercato di ''consumare poco perché ho sempre fatto così, prima ancora di essere ministro. Cerco di avere una vita sobria e di avere un'alimentazione a basso contenuto emissivo e sono attento al riciclaggio dei rifiuti''.

Per il ministro dell'Ambiente il nucleare ''è del tutto accantonato. Era stato ripreso il discorso ma in modo affrettato. Ci voleva più tempo e avremmo dovuto fare in Italia un lavoro diverso''. Anche impianti nucleari realizzati, con le tecnologie più evolute, ''richiedono condizioni di contesto che vanno verificate prima. Non si possono fare impianti nucleari ovunque''.

L'Italia, però, ''dovrebbe evitare di rimanere fuori dalla ricerca avanzata sul nuovo nucleare. La ricerca sul nuovo nucleare non ha solo una finalità diretta alla generazione di energia ma ha moltissime ricadute sulle tecnologie per la sicurezza, per lo sviluppo di materiali e di sistemi di controllo''. Gli effetti collaterali dello sviluppo di una tecnologia di questo tipo sono ''molto importanti e su questo l'Italia deve continuare a lavorare''.

Il ministro interviente anche sulle polemiche, in merito agli effetti negativi derivanti dai termovalorizzatori per la salute e per l'ambiente: ''Queste persone dovrebbero leggersi quali sono i valori di emissione stabiliti e confrontarli con quelli di 15 camion che passano in autostrada, per vedere qual è l'impatto''. In tutta Europa si chiamano inceneritori e ''sorgono nelle città più ecologiche, come Copenaghen''. Secondo Clini occorre sempre pensare all'ambiente, anche in tempo di crisi: ''Non è inutile, anzi, sarebbe un costo non farlo''.

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