I risultati trimestrali annunciati in questi giorni dalle più importanti banche di Wall Street, in generale, denotano un panorama difficile. E si teme che ciò possa comportare un'altra ondata di licenziamenti.

Nella seconda metà di quest'anno, infatti, Morgan Stanley eliminerà circa 700 posizioni, facendo salire il conteggio dei tagli occupazionali a 4 mila nel solo 2012. Stando alle indiscrezioni riportate dall'agenzia Bloomberg, Deutsche Bank starebbe prendendo in considerazione una sforbiciata a mille posti di lavoro nella divisione d'affari, mentre Citigroup potrebbe eliminare circa 350 unità.
 
D'altronde, nel secondo trimestre di quest'anno le entrate dei rami di trading e investment banking dei cinque maggiori colossi bancari di Wall Street sono crollate complessivamente del 18%, anche per via della crisi vissuta dai Paesi dell'eurozona, in primo luogo Spagna e Grecia. Dunque si cerca di intervenire sui costi: Bank of America ha l'obiettivo di risparmiare 3 miliardi di dollari all'anno, mentre Goldman Sachs per quest'anno mira a una sforbiciata alle spese pari a 500 milioni (a essere sacrificate saranno soprattutto le remunerazioni dei dipendenti). E, secondo alcuni analisti, perché vengano annunciati altri licenziamenti bisogna solo attendere.

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