BEIRUT/PARIGI (Reuters) - Le forze di sicurezza siriane stanno cercando di riprendere il controllo dei posti di frontiera conquistati ieri dagli insorti e hanno annunciato di aver cacciato i ribelli da una zona centrale di Damasco, ma intanto l'ambasciatore russo a Parigi ha annunciato che il presidente Basa al-Assad avrebbe accettato di lasciare il potere.
Intanto, la tv di Hezbollah, il movimento fondamentalista sciita libanese, ha annunciato la morte del capo dell'intelligence siriana Hisham Bekhtyar, che era rimasto ferito nell'attentato di due giorni fa durante un vertice di ministri e responsabili della sicurezza a Damasco.
Secondo gli attivisti dell'opposizione siriana, i combattimenti nel quartiere Midan della Capitale continuano, e gli abitanti dicono che non ci sono checkpoint del governo nel centro della città e che si segnalano solo alcune guardie davanti al ministero dell'Interno, dopo diversi giorni di scontri.
Almeno tre persone sono morte oggi nel quartiere di Saida Zeinab nell'attacco a colpi di razzi da parte di elicotteri governativi, riferiscono gli attivisti.
Sempre secondo l'opposizione, le forze di sicurezza hanno colpito nel corso della notte il posto di confine di Bab al-Hawa, nei pressi della Turchia, controllato dai ribelli, e hanno bombardato con l'artiglieria la città di Abu Kamal, vicino alla frontiera con l'Iraq.
Intanto, secondo le Nazioni Unite, sono circa 30.000 i siriani che hanno attraversato nelle ultime 48 ore il confine con il Libano per sfuggire alle violenze. E sarebbero ben un milione quelli che hanno abbandonato le proprie case nei giorni scorsi, pur restando entro i confini della Siria.
Il presidente Assad non parla dal giorno dell'attentato a Damasco ed è apparso ieri in tv mentre nominava il nuovo ministro della Difesa.
Secondo l'ambasciatore russo a Parigi, Alexandre Orlov, intervistato da Radio France Inter, Assad sarebbe pronto a lasciare il potere, ma solo in un "modo ordinato".
Alla conferenza di Ginevra, c'è stato un comunicato finale che prevede una transizione verso un sistema più democratico - ha detto l'inviato - Tale comunicato è stato accettato da Assad. Assad ha nominato un suo rappresentante per guidare i negoziati con l'opposizione per questa transizione. Questo significa che ha accettato di dimettersi, ma in un modo ordinato".
Il ministero dell'Informazione siriano ha però smentito la dichiarazione dell'ambasciatore russo, affermando che si tratta di un'affermazione "priva di verità".
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