553.000 abitazioni costruite fra il 1995 e il 2005 per una nazione di 4,5 milioni di persone. Ma molte di esse, a seguito dello scoppio della bolla immobiliare che ha travolto l'economia irlandese, sono rimaste vuote o non sono nemmeno state ultimate. E ora sembra che la prospettiva più vicina sia quella di distruggerle.
Lo segnala l'agenzia Bloomberg, che spiega come circa 1.850 edifici, la cui costruzione è rimasta ferma nel 2008, stiano per essere demoliti. Nel corso di questa settimana le ruspe hanno iniziato ad abbattere il primo blocco di appartamenti. A gestire tali immobili è la National Asset Management Agency, l'agenzia pubblica istituita nel 2009 per liberare le banche dai prestiti tossici. In tutto - stima l'agenzia nazionale di statistica - circa il 15% delle case irlandesi sono vuote.