Cambiare stili di vita e abitudini di consumo in meno di un anno. Possibile?

124 famiglie della Brianza hanno raccolto la sfida e per dodici mesi, sotto la guida dell'Agenzia Innova21, si sono impegnate a diventare famiglie sostenibili, introducendo nelle proprie abitudini piccole attenzioni per ridurre sprechi e consumare meglio.
A un anno di distanza dall'avvio del percorso, i ricercatori dell'università Bicocca di Milano hanno misurato e quantificato gli effetti del cambiamento in termini di carbon footprint.

Ebbene, solo riconsiderando alcune delle loro abitudini di consumo, le famiglie intervistate hanno potuto ridurre del 12,5% le loro emissioni di gas serra, che in un solo anno sono scese di una tonnellata e mezza in media a famiglia.

La variazione più significativa emersa riguarda i trasporti e i consumi dell'abitazione. L'auto, anche a causa della scarsa disponibilità di mezzi pubblici, resta ancora il mezzo preferito dalle famiglie per raggiungere la scuola o il lavoro, ma il suo utilizzo cala: circa una famiglia su due afferma di usarla meno per la spesa (47%) e nel tempo libero (56%).

Sul fronte dei consumi dentro casa, invece, quasi tutte le famiglie dichiarano di aver intrapreso almeno un'azione finalizzata al risparmio energetico. In particolare, quasi una su due dichiara di spegnere i led più spesso di prima e una su tre ha installato i riduttori di flusso sui rubinetti.

Cresce anche l'attenzione già alta riguardo al tema dei rifiuti: il 17% delle famiglie ora fa la raccolta differenziata anche sul luogo di lavoro e il 46% ritiene di avere imparato a differenziare anche rifiuti che prima non sapeva come smaltire, in particolare plastica e olii alimentari.

Le famiglie sostenibili infine acquistano meglio, con un occhio più attento alla stagionalità dei cibi - due famiglie su tre hanno incrementato l'acquisto di frutta e verdura di stagione -, alla loro provenienza - una famiglia su due afferma di acquistare prodotti locali o a filiera corta più spesso di prima - e alla freschezza - quasi tre famiglie su quattro dicono di avere ridotto l'acquisto di piatti pronti.

Anche la diffidenza iniziale verso l'acqua del rubinetto è in larga parte superata: prima dell'inizio del progetto una famiglia su cinque dichiarava di bere solo acqua in bottiglia. Oggi più della metà, il 52%, ha riscoperto il gusto di imbroccarla!

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