Carmen del Vando Blanco

CORRISPONDENTE DI "CRITICA"

In occasione del centenario della Stampa estera in Italia, i corrispondenti di numerose testate internazionali hanno fatto visita a Torino, e a La Stampa hanno lasciato una loro testimonianza del nostro
Paese. Le raccogliamo in questo Speciale

L'Italia per gli spagnoli è considerata da sempre una destinazione imperdibile, un Paese unico per la sua ricchezza monumentale, per cui conoscerlo rappresenta un sogno da realizzare. Un dato che viene confermato dall'alto numero di viaggiatori spagnoli arrivati in Italia.

Quindi, il turismo culturale, contando sulla più alta concentrazione di patrimonio archeologico-storico-artistico, si rivela il migliore che offre l'Italia in lungo e in largo.

E così oltre alle sue bellezze naturali e al valore aggiunto della sua accurata enogastronomia, le si può perdonare una accoglienza non sempre all'altezza delle aspettative: prezzi elevati (almeno per i miei connazionali), specialmente nelle città d'arte; stelle che spesso non coincidono con la categoria degli alberghi (alcuni obsoleti); collegamenti difficili (o addirittura inesistenti) con luoghi di enorme interesse per i visitatori stranieri, di cui la maggior parte arriva in aereo.

Dal 2000, l'anno del Giubileo di Roma, che diede il via ad un'esplosione di eventi artistici ancora in atto, presi la decisione di occuparmi di mostre, aperture di musei, restauri, ecc... prevedendo che questi, dato il successo riscosso nella capitale, si sarebbero moltiplicati e sparsi per tutto il paese. Così è stato e il fenomeno ha fatto aumentare il turismo anche nazionale nelle cosiddette città 'minori', soprattutto quello appartenente alla terza età, con una formazione e curiosità sufficienti per visitare quei posti lasciati in lista di attesa fin dai tempi in cui questa gente era in età di lavoro.

Qualcuno ha affermato che "l'Arte è diventato un prodotto di consumo in più". Pur senza smentirlo, mi permetto di aggiungere: non risulterebbe meglio far consumo di  mostre d'Arte -generalmente oltre all'opera degli autori approfondiscono movimenti, generi artistici, importanti periodi del paes e- invece di altri prodotti che stanno omogeneizzando le diverse società del nostro pianeta?

Comunque sia, si tratta di un investimento, una risorsa in più per ritenere che l'Italia potrebbe vivere di solo turismo, magari più sostenibile nelle città del Grand Tour.

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