Scritto da  Viviana Premazzi

Se consideriamo oggi i fenomeni migratori ci rendiamo conto che, oggi, il percorso migratorio passa sia attraverso i territori digitali (talvolta prima) sia attraverso i territori fisici. Su questa base è nato nel 2003 il progetto e-Diaspora Atlas con l'obiettivo di esplorare, mappare, archiviare e analizzare la presenza nei territori digitali (quasi in senso geopolitico) dei così chiamati (secondo la definizione di Dana Diminescu, 2003, 2008) "connected migrants" (migranti connessi).

Il progetto considera il digitale non solo come oggetto/campo di indagine, ma anche, e inseparabilmente come mezzo/strumento di ricerca. Obiettivo del Progetto è infatti non solo introdurre metodi digitali negli studi sulla diaspora e promuovere una sociologia "digitalmente attrezzata", ma anche sviluppare una "ingegneria informata" delle scienze sociali.

Il progetto ha riunito negli anni della sua realizzazione 80 ricercatori provenienti da tutto il mondo, che hanno studiato oltre 8.000 siti web. L'e-Diaspora Atlas, coordinato da Dana Diminescu e pubblicato dalla Maison des Sciences de l'Homme di Parigi, ha cercato di classificare i cosiddetti migrant sites  e ha analizzato la presenza online di 28 diaspore .

L'e-Diaspora Atlas è un tentativo di realizzare un'immagine della diaspora intesa come rete. Tra i risultati ottenuti emergono alcune considerazioni interessanti, tra le quali:


-    L'auto-organizzazione tipica dei network sul web facilita l'emergere di comunità decentrate e agisce come una piattaforma ideale o veicolo per un immaginaria collettività transnazionale.


-    Mappare le e-diaspore permette di analizzare anche i rapporti intrattenuti da attori diversi della diaspora con la loro patria.


-    Per quanto riguarda i legami tra gli attori all'interno di un e-diaspora, l'e-Diaspora Atlas ha considerato anche le associazioni, i blogger e i gruppi di attivisti o individui che sono stati in grado di diventare opinion leader sul Web e talvolta, come nel caso della Primavera Araba, di stimolare il dissenso popolare ed incidere sugli eventi politici.

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