Terre des Hommes si impegna per la protezione delle bambine con la campagna "InDifesa"

Milano, 12 giugno 2012 - Senza la possibilità di accedere a sistemi di pianificazione familiare e in mancanza di un sistema sanitario adeguato non è possibile salvare la vita di milioni di ragazze, nel Sud del Mondo ma non solo. Terre des Hommes esprime grande preoccupazione per l'assenza dell'Italia nel summit londinese che ieri ha riunito rappresentanti dei governi e i maggiori donatori per sottolineare l'importanza dell'educazione sessuale e accesso alla contraccezione per migliorare le condizioni di vita di adolescenti e donne. Tra gli impegni di finanziamento fissati a chiusura del summit non appare alcun contributo italiano.

"Siamo consapevoli delle estreme difficoltà che l'Italia sta attraversando e dunque quanto registrato a Londra purtroppo non stupisce", dichiara Federica Giannotta, responsabile dei diritti dei bambini. "Auspichiamo però che al tema della protezione della vita e della salute delle ragazze e delle bambine si riservi un'attenzione particolare, canalizzando in modo opportuno e funzionale le poche risorse disponibili".

Ogni anno, almeno 15 milioni di ragazze nel mondo partoriscono e la maggioranza di queste nascite non è stata pianificata. Inoltre accanto a queste nascite vanno anche considerati oltre 5 milioni di aborti volontari, molto spesso praticati clandestinamente. "La gravidanza è tra le principali cause di morte per le adolescenti nei paesi in via di sviluppo, per i rischi legati al parto e all'aborto, anche perché le strutture mediche per la salute materno-infantile in paesi come la Costa d'Avorio sono spesso carenti", dichiara Alessandro Rabbiosi, delegato di Terre des Hommes. "Qui il tasso di mortalità materna è molto elevato, e assume proporzioni preoccupanti tra le mamme minorenni. Su mille ragazze adolescenti oltre 110 diventano mamme (in Italia la proporzione è di 7 a 1.000) anche a 10-12 anni. Nelle zone rurali, dove noi operiamo a sostegno della sanità pubblica, la percentuale è molto più alta. Oltre a porre rischi per la salute delle piccole mamme, le nascite non pianificate rendono ancora più precarie le loro condizioni di vita, impendendo nella maggioranza dei casi il proseguimento degli studi e condannandole a un futuro di povertà, in quanto spesso non possono contare sul supporto del partner e della famiglia".

Per promuovere i diritti delle bambine e delle ragazze, tra cui quello a una maternità consapevole, Terre des Hommes sta avviando la campagna InDifesa che per tre anni richiederà l'impegno delle istituzioni pubbliche, italiane e internazionali a difesa delle più vulnerabili tra gli esseri umani.

Terre des Hommes da 50 anni è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall'abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo.

Attualmente Terre des Hommes è presente in 72 paesi con oltre 1.200 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea, l'ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes.it

Rossella Panuzzo

Ufficio Stampa Terre des Hommes

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