Approvato all'unanimità in Prima commissione il progetto di legge "Campania Zero - Norme per una Campania equa, solidale e trasparente ed in materia di incompatibilità", presentato dai capigruppo del Pdl, Fulvio Martusciello; del Pd, Peppe Russo; dell'Udc, Luigi Cobellis; e di Caldoro Presidente, Gennaro Salvatore, e che andrà alla valutazione del consiglio probabilmente la prossima settimana. Viene istituito il registro telematico delle compensazioni: "L'iscrizione sospende ogni procedura esecutiva per la riscossione del debito da parte della Regione, nonché ogni ulteriore sanzione per il mancato pagamento".
All'articolo 2 (Campania solidale) viene sancito che le indennità e i compensi spettanti ad "amministratori di società regionali possono essere corrisposti solo successivamente al regolare pagamento degli stipendi dei dipendenti delle società suddette".
All'articolo 3 (Campania zero) è disposto che "La Regione Campania abolisce l'utilizzo delle auto di servizio in tutta l'amministrazione regionale. L'utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza è attribuito esclusivamente al presidente del consiglio regionale e al presidente della giunta regionale. Ogni contratto di noleggio o di assicurazione sulle stesse che andrà a scadenza non potrà essere rinnovato". La giunta predispone, entro novanta giorni dall'entrata in vigore della legge, "un piano di dismissione delle autovetture". Inoltre, "i dirigenti della Regione Campania, gli assessori regionali, gli amministratori delle società regionali e direttori generali di agenzie regionali non possono avvalersi di consulenze retribuite affidate a professionalità esterne all'amministrazione regionale". Sono aboliti i rimborsi per spese di telefonia mobile in tutta l'amministrazione regionale. Alcuna indennità di funzione è dovuta ai consiglieri regionali nel periodo in cui gli uffici del consiglio rimangono chiusi ad agosto. L'assegno dovuto ai consiglieri regionali per i quali l'autorità giudiziaria abbia emesso ordine di carcerazione o disposto con ordinanza la custodia cautelare o gli arresti domiciliari per delitto non colposo, "è ridotto di una ulteriore metà". Le sedi delle "agenzie regionali, delle aziende regionali e delle società regionali sono ubicate in immobili adeguati alle attività e di proprietà della Regione salvo indisponibilità".
All'articolo 4 è detto che "non possono essere nominati o designati negli enti" di pertinenza regionale, quali amministratori o revisori dei conti o quali capi dipartimento dell'amministrazione regionale: i parlamentari italiani ed europei; i presidenti, gli assessori e i consiglieri provinciali; i presidenti e gli assessori delle comunità montane; i sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali; i dipendenti dello Stato o delle regioni addetti ad un ufficio che assolve a mansioni di controllo o vigilanza sugli enti in cui deve avvenire la nomina. Persino coniugi o parenti in linea retta ascendente o discendente di consiglieri o assessori regionali in carica. Nessun soggetto può essere nominato più di una volta dalla giunta o dal consiglio regionale. Particolarmente rilevante la disposizione che prevede per "i dipendenti o dirigenti della Regione Campania rinviati a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione" che vengano assegnati "a uffici regionali dove non siano previsti centri di spesa".