12 luglio 2012 - Lo scorso venerdì 6 luglio, a Roma, il Comitato per la promozione e Protezione dei Diritti Umani, la rete di 86 Ong e Associazioni del Terzo Settore di cui fa parte il VIS e di cui Carola Carazzone è portavoce, è stato udito dal Commissario Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Mr Nils Mui?nieks.

Hanno partecipato all'audizione Barbara Terenzi, Coordinatrice del Comitato, Mauro Palma di Antigone, Tana De Zulueta di Articolo 21 e Debora Sanguinato del VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo.

Il Commissario, che è molto sensibile al discorso sulle istituzioni nazionali per i diritti umani e i meccanismi di parità, si è dimostrato molto interessato all'Iter legislativo attualmente in corso per la costituzione in Italia di una Istituzione Nazionale Indipendente in grado di monitorare e promuovere il rispetto e l'attuazione dei diritti umani nel nostro paese, come previsto dalla Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite n° 48/134 del 1993 e conforme ai Principi di Parigi.

Nel corso dell'audizione molta attenzione è stata posta sulla situazione effettiva del rispetto dei diritti umani in Italia in molti ambiti, con una particolare enfasi al problema costituito dalla mancanza ancora oggi di questo meccanismo di democrazia partecipativa, unico paese, il nostro, fra quelli europei a non essersi ancora dotato di tale strumento nonostante gli impegni internazionali assunti sia a livello di Nazioni Unite che a livello EU.

L'audizione ha offerto l'occasione di riconfermare da parte del VIS il proprio impegno nel sostenere e portare avanti l'approccio basato sui diritti umani in ambito educativo. L'educazione è alla base del processo di coscientizzazione necessario per costruire una società equa e rispettosa di tutti. Infatti solo promuovendo e favorendo l'educazione e la formazione ai diritti umani è possibile contribuire alla nascita di una nuova cultura del vivere comune, fondata sul riconoscimento dell'altro e sul rispetto delle libertà fondamentali. L'educazione e la formazione ai diritti umani interessa tutte le parti della società, intesa nella sua accezione più ampia, da quella materna a quella permanente nonché tutte le attività di pubblica informazione e presa di coscienza.

Concetti questi non solo fortemente ribaditi dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che lo scorso 19 dicembre 2011, a New York, adottava la Dichiarazione sull'Educazione e la Formazione ai Diritti Umani, bensì ideali espressi più volte e in maniera chiara dal Rettor Maggiore, Don Pasqual Chavez, che raccolgono il mandato di vita e di fede passatoci da Don Bosco.

L'incontro con il Commissario Muiznieks, durato oltre un'ora, continua una prassi già iniziata di incontri a porte chiuse con il Commissario Hammamberg.
Si riafferma così una pratica che vede le organizzazioni del Comitato come punto di riferimento per una informazione aggiornata e concreta in materia di promozione e protezione dei diritti umani in Italia, specificità questa che fa del Comitato una realtà molto particolare, forse unica a livello europeo, e sicuramente una voce dall'Italia su ciò che accade sul territorio in materia di diritti umani.
Questo compito, assunto nel tempo attraverso il contributo di tutte le organizzazioni aderenti, prima fra tutte il VIS, si esprime tramite una serie ampia di attività fra cui il Rapporto di Monitoraggio alle raccomandazioni rivolte all'Italia dalle Nazioni Unite in occasione della Revisione Periodica Universale, giunto al suo secondo anno di realizzazione, appena lanciato e che copre il silenzio da parte dell'Italia, inadempiente al dovere di elaborare un Rapporto intermedio rispetto alle Raccomandazioni della UPR da inviare alle Nazioni Unite.

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