Capi artigianali, tessuti bio certificati, filiera etica. Il fashion brand sociale "made in Locride" ha vinto la sua scommessa, da Parigi alle boutique milanesi. E ha trovato casa: in uno spazio confiscato alla'ndrangheta.
Donatella Pavan
TOPICS: Alleanza con la Locride e la Calabria, biologico, Calabria, Cangiari, comunicazione, consumo critico, cotone, cultura della legalità, Don Luigi Ciotti, economia etica, giovani e lavoro, Gruppo cooperativo Goel, legalità e giustizia, Libera Terra, lino, Locride, Marina Spadafora, moda, riscatto, rispetto, tessitrici, Vincenzo Linarello.
È il fashion brand etico e sociale del Gruppo Cooperativo Goel. Ha debuttato a Milano nel settembre 2009 ed oggi, con le nuove collezioni firmate dalla stilista fiorentina Maria Paola Pedetta, è in vendita on-line e nelle migliori boutique italiane. Un'accoppiata interessante ed insolita quella della lotta all'illegalità attraverso un marchio di moda, che risulta particolarmente efficace: in ogni aspetto della vita di questo marchio si trova un pezzo della battaglia per la giustizia. Cangiari parla di diritti umani, equità, partecipazione, bene comune, ecologia, legalità e non violenza. A partire dal nome: Cangiari in calabrese vuol dire "cambiare" in senso transitivo (il mondo) e riflessivo (se stessi): un progetto per cambiare la Calabria, ma anche l'interno del sistema moda, con lo slogan "Beauty is different": una riflessione sulla dignità della persona. Anche i tessuti non sono scelti casualmente: sono perlopiù biologici e certificati da Icea, (l'Istituto per la certificazione etica e ambientale) e, tranne il lino e il cotone, prodotti e filati in Calabria.
Tutta la filiera di produzione è composta da cooperative che "abitano il proprio territorio", sono legate alle comunità di appartenenza, si battono contro le mafie e inseriscono al lavoro persone svantaggiate (con handicap, malattie mentali e problemi di dipendenze, donne e giovani disoccupati, detenuti o ex-detenuti, famiglie in difficoltà, migranti). Un insieme di meriti che nel maggio del 2010 hanno portato Cangiari, unico marchio italiano, ad essere premiato al Salone del Lusso Sostenibile di Parigi: "1.618 Sustainable Luxury Fair", sulla base di criteri quali il rispetto dell'ecosistema e dei diritti umani, la ricercatezza dei materiali, il pregio delle lavorazioni. Una nota particolare: la sede dello show-room: si trova in via Montesanto 10 a Milano, in uno spazio confiscato alla ?ndrangheta.