Una quota non indifferente di medicinali venduti in Africa ed approvati dall'Organizzazione mondale della Sanità (OMS) - tra i quali figurano farmaci anti-malaria e antibiotici - non raggiungono standard accettabili in termini di qualità...

Una quota non indifferente di medicinali venduti in Africa ed approvati dall'Organizzazione mondale della Sanità (OMS) - tra i quali figurano farmaci anti-malaria e antibiotici - non raggiungono standard accettabili in termini di qualità. A lanciare l'allarme, e al contempo un duro atto d'accusa, sono due studi pubblicati ieri dalla rivista inglese Research and Reports in Tropical Medicine.

Nella prima analisi, gli autori della ricerca hanno analizzato 2.652 farmaci per il trattamento della malaria, della tubercolosi e delle infezioni batteriche in una serie di Paesi poveri. Il risultato è stato che il 13% dei medicinali non autorizzati dall'OMS è al di sotto degli standard minimi di qualità. Ma - cosa ancora più allarmante - anche il 7% di quelli che hanno ricevuto il via libera dell'organismo internazionale sono stati bocciati. La maggior parte dei farmaci scadenti proviene dalla Cina (il 18%), e potrebbe trattarsi di prodotti contraffatti.

Un secondo studio indica similmente che in Ghana e a Lagos (in Nigeria) circa l'8% dei farmaci anti-malaria certificati da un'autorità locale o dall'OMS sono risultati bocciati ai test di qualità, dal momento che non contengono quantitativi sufficienti di principi attivi.

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