Ci sono volute nove ore di confronto fino a notte fonda per definire nei dettagli le misure approvate dell'eurogruppo, fra le quali il meccanismo anti-spread dopo l'intesa politica dei capi di stato e di governo dei paesi Ue nell'ultimo Consiglio europeo.
I ministri dell'economia e delle finanze degli stati della zona euro hanno definito l'accordo sul piano tecnico rendendo operativo quanto già messo a punto a fine giugno: per contrastare la speculazione si interverrà sul mercato secondario, con la Banca centrale europea che potrà comprare titoli per conto dei fondi salva stati (l'Efsf e poi l'Esm, quando quest'ultimo entrerà in funzione e sostituirà il primo).
L'Efsf e la Bce hanno firmato infatti un accordo tecnico che prevede proprio la possibilità per la Bce di essere l'agente dell'Efsf-Esm per l'acquisto dei bond sul mercato secondario, in funzione anti-spread.
Quella di questa notte è solo la prima di una serie di riunioni che porteranno l'Europa a costruire gradualmente il proprio pacchetto anti-crisi: la decisione definitiva sugli aiuti alle banche spagnole verrà infatti adottata il 20 luglio, giorno per il quale è prevista la
predisposizione e la firma del protocollo d'intesa per l'accesso al prestito. Resta confermata la linea degli aiuti attraverso i fondi salva-stati efsf ed esm, ed "entro la
fine del mese" la Spagna riceverà una prima tranche di aiuti di 30 miliardi di euro, ha annunciato il presidente dell'eurogruppo, Jean Claude Juncker, al termine della
riunione, a sottolineare come l'accordo ci sia e manchino solo gli ultimi dettagli, da mettere nero su biancho tra dieci giorni.
Gli aiuti alle banche spagnole, nella bozza di accordo già predisposta, saranno erogati sotto forma di prestiti con scadenze "fino a 15 anni", ha aggiunto Juncker. A settembre si inizierà poi a discutere nel dettaglio della ricapitalizzazione diretta delle banche da parte del nuovo fondo salva-stati, l'Esm, che sarà possibile "solo una volta che sara' stabilito un effettivo meccanismo di supervisione bancaria". La ricapitalizzazione diretta delle banche e' fortemente legata al sistema di sorveglianza
comune per le banche dei paesi dell'eurozona, altro tema di cui si tornera' a parlare a settembre parallelamente al primo.
I ministri dell'economia e delle finanze della zona euro hanno deciso di concedere un anno in piu' alla Spagna per raggiungere l'obiettivo del deficit al 3%: il paese iberico avrà quindi tempo fino al 2014, e non più fino al 2013, per centrare gli obiettivi definiti dal fiscal compact. Il governo di Madrid dovrà però adottare nuove misure per il consolidamento dei conti, intervenendo soprattutto sul controllo della spesa degli enti locali.
Jean Claude Juncker resta alla guida dell'eurogruppo per altri sei mesi: i membri dell'eurozona hanno infatti esteso fino a fine anno il mandato del presidente uscente, ma la decisione dovrà essere confermata oggi in sede di consiglio ecofin. I ministri dell'economia e delle finanze dei Ventisette dovranno inoltre convalidare la nomina del
lussemburghese Yves Mersch al Consiglio esecutivo della Bce al posto di José Manuel Gonzales-Paramo. L'eurogruppo ha inoltre sciolto la riserva sul responsabile dell'Esm: a guidare il nuovo fondo salva-stati sarà il tedesco Klaus Regling, attuale amministratore delegato dell'Efsf.