Mirko Ferrari

Ecco alcuni suggerimenti per amministrare al meglio il budget di una startup, tra ottimizzazioni, rinunce e visione imprenditoriale.

Uno degli eterni problemi delle startup è quello di poter fare affidamento su un budget iniziale molto ristretto e non importa che si tratti di risparmi propri, di love capital, di seed vari o di finanziamenti veri e propri, quello che conta di più è gestire al meglio queste risorse per il raggiungimento degli obiettivi.

Diventa quindi fondamentale avere le idee molto chiare e una disciplina ferrea su come spendere ogni singolo centesimo del budget e non incorrere nella tentazione di spese facili o nell'errore di spese sbagliate.

Ecco dunque una serie di consigli che ogni startup può seguire per diventare più efficiente e tenere il burn rate sotto controllo:

1) Lavorare da casa o in spazi di co-working

Evitare di predisporre da subito un ufficio vero e proprio dovendo sostenere costi di affitto, utenze, arredamento e attrezzature varie. Conviene, almeno inizialmente, rimanere molto flessibili e cercare di lavorare da casa, in aree di co-working apposite o addirittura nei locali e nelle biblioteche.

2) Non assumere nessuno, a meno che non sia strettamente necessario

Negli USA dicono "Don't hire until you die" per indicare che il primo dipendente dovrebbe essere assunto solo quando i founder non riescono più a sostenere da soli la mole di lavoro. E anche quando decidete di assumere il primo dipendente lavorate con gli stagisti, questo assicura qualche mese in più di autonomia prima che i costi del personale diventino veramente alti.

3) Outsourcing, outsourcing, outsourcing!

Sfrondare la startup di tutte quelle attività che possono essere esternalizzate è un must per almeno due motivi: il primo è che si evita di fare subito investimenti che appesantiscono la struttura finanziaria dell'impresa e il secondo è che garantisce molta flessibilità, come ad esempio lavorare con freelance piuttosto che con dipendenti propri.

4) Imparare da soli a svolgere alcuni lavori

Piuttosto che vedere qualsiasi attività della startup come un costo da sostenere, se non sapete fare qualcosa mettetevi sotto e imparatela. Mi riferisco in particolare alla realizzazione di siti web, alla SEO, al web marketing e ai lavori di grafica. Forse il risultato non sarà identico a quello di un professionista con esperienza decennale, però c'è sempre tempo per migliorare.

5) Negoziare sempre e comunque!

Ad ogni deal con qualsiasi fornitore è molto utile imparare a scomporre in parti modulari le offerte e ricomporle a seconda delle proprie necessità. Molti fornitori ragionano a compartimenti stagni, sta a noi rendere negoziabile e flessibile l'accordo secondo le nostre esigenze, non quelle degli altri.

6) Essere maniacali nei confronti dei costi

Come insegna la buona cultura IKEA, sui risparmi si può costruire un impero ed è per questo che non bisogna mai accontentarsi e cercare sempre di ridurre i costi il più possibile ogni volta che dobbiamo acquistare qualcosa che ci serve. Ad esempio può essere utile comparare sempre molti preventivi, nel caso di attrezzature è possibile comprarle usate e considerate sempre il Total Cost of Ownership.

7) Pagarsi uno stipendio basso

Se non si svolge un altro lavoro parallelo, stringere i denti e intaccare il budget della startup il meno possibile per le proprie spese personali. Se saremo bravi a far crescere l'impresa potremo gradualmente aumentarci lo stipendio in base ai risultati raggiunti.

8 ) Individuare tutti i driver di costo della propria startup

Quali sono i parametri che fanno aumentare o diminuire i costi variabili della tua startup? Che si tratti di quantità di prodotto, di feature di un software da sviluppare o quant'altro, bisogna indivuduarle e fare in modo che lo sviluppo del prodotto vada di pari passo con le possibilità offerte da budget manovrando queste leve. A qualcosa bisogna pur rinunciare, se no che startup è?

9) Marketing low cost

Per prodotti e servizi web-oriented, fare leva su tutte le possibilità di marketing digitale a partire dalla promozione sui social network, all'aggiornamento di un proprio blog, all'email marketing, alle affiliazioni e quant'altro è fattibile su internet in maniera gratuita o comunque low-cost.
Con queste attività, seppur non paragonabili alle campagne di grandi aziende, siamo già in grado di farci un'idea della risposta del mercato e poi in base ai risultati abbiamo tutto il tempo per correggere il tiro e aumentare il budget.

10) Farsi sempre guidare dal principio di Pareto

Il principio di Pareto afferma che il 20% delle cause determina l'80% degli effetti ed è quasi universalmente applicabile. Quindi smettila di focalizzarti su tanti piccoli costi insignificanti, ma concentrati su quei pochi costi che assorbono l'80% del tuo budget.

Bonus: 11) Anticipa il più possibile il momento dell'incasso

Alcune startup sembrano quasi disgustate dal denaro disgusti, altre ancora delineano modelli di business che funzionano solo nei loro sogni. Siate concreti e pensate fin dal momento zero a come monetizzare con la vostra startup. Più tardi arrivano i soldi, se arrivano, e più vicino è il fallimento.

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