Sono quasi 93 al giorno i reati ambientali scoperti nel 2011, per un totale di 33.817, in aumento del 9,7 per cento rispetto all'anno precedente. Circa la metà delle infrazioni, il 47,7 per cento del totale , riguarda le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa: in testa la Campania con 5.327 infrazioni, seguita da Calabria (3.892), da Sicilia (3.552) e dalla Puglia (3.345). AL quinto posto il Lazio con 2.463 infrazioni, mentre la prima regione del nord in classifica è la Lombardia con 1.607 reati. I sequestri sono 8.765, 305 gli arresti, quasi 28 mila le persone denunciate e 18 le amministrazioni comunali sciolte per infiltrazione mafiosa nell'anno in corso.

E' la fotografia scattata dal Rapporto ecomafia 2012 di Legambiente, presentato ieri a Roma, e per questa edizione dedicato a Falcone e Borsellino e a tutte le vittime degli attentati mafiosi. Secondo il report aumentano i reati contro il patrimonio faunistico, gli incendi boschivi, i furti delle opere d'arte e dei beni archeologici.

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