ROMA (Reuters) - L'attività del settore servizi in Italia si è contratta in giugno per il tredicesimo mese consecutivo, a fronte di una tendenza sempre più pesante alla perdita di posti di lavoro e di aspettative negative per il settore che, complessivamente, indicano un prolungamento della recessione nella terza economia continentale.
L'indice Pmi servizi, elaborato Markit/ADACI, ha mostrato in giugno un lieve rialzo a 43,1 punti dai 42,8 di maggio, dato a sua volta vicino ai minimi da tre anni toccati lo scorso aprile. Si tratta di una lettura superiore alle attese di 42,5 indicate da un sondaggio Reuters, ma sempre abbondantemente sotto la soglia dei 50 punti che demarca le indicazioni di crescita da quelle di contrazione del settore.
L'economista di Markit Phil Smith spiega che il tasso medio di contrazione registrato nel secondo trimestre è stato il più pesante dal secondo trimestre del 2009, suggerendo che "la conclusione dell'attuale fase di recessione è ancora in qualche modo lontana".
Altri dati recenti hanno contribuito a delineare prospettive cupe per l'economia italiana, ormai in recessione dalla metà dello scorso anno mentre il governo è alle prese con il difficile compito di ridurre il deficit e contemporaneamente rilanciare la crescita.
L'indagine Markit di giugno sul settore manifatturiero, pubblicata nella prima parte della settimana, ha mostrato una contrazione del settore per l'undicesimo mese consecutivo, in un contesto di ordini, produzione e occupazione in costante decrescita.
Venerdì scorso Confindustria ha parlato di "abisso" per la situazione economica del paese, prevedendo una contrazione del 2,4% quest'anno, il doppio di quanto al momento stima ufficialmente il governo.
Nel primo trimestre 2012 il pil italiano si è ridotto dello 0,8% dopo il -0,7% degli ultimi tre mesi del 2011; per il secondo trimestre di quest'anno le stime degli economisti indicano una contrazione sui medesimi livelli, con un'economia che paga anche le conseguenze delle scosse sismiche che hanno colpito l'Emilia-Romagna in maggio.
Il sotto-indice Pmi relativo all'occupazione nel settore servizi è sceso a 47,1 punti in giugno dai 48,1 del mese precedente, mostrando un aggravamento del tasso di riduzione dei posti di lavoro all'interno del comparto.
In calo anche il sotto-indice relativo ai nuovi ordini, per quanto al passo meno marcato da cinque mesi, rende noto Markit.
Nel frattempo le aspettative sull'andamento del settore sono scese a livelli mai così bassi finora nel 2012, vicino ai minimi da tre anni registrati lo scorso dicembre, con le imprese preoccupate per un'ulteriore riduzione dei fatturati e le prolungate incertezze politiche.
(Catherine Hornby)