ROMA. Era il mese di giugno 1997, esattamente 15 anni fa, quando un sostanzioso gruppo di realtà di terzo settore dava vita, formalmente, al "Forum permanente del Terzo Settore". Il percorso di costituzione del Forum aveva già preso le mosse nel 1994, con "La solidarietà non è un lusso", prima manifestazione nazionale del terzo settore, e poi, nell'anno successivo, con la redazione di "Per un Manifesto del Terzo Settore". Sempre nel 1997 si avviava nel Paese e nel Parlamento il percorso per esplicitare nella Costituzione Italiana il principio di sussidiarietà.
Il Forum Nazionale del Terzo Settore, che è parte sociale riconosciuta, festeggia i suoi 15 anni di vita e per celebrare questa importante ricorrenza, ma senza ignorare il momento assai complesso che il nostro Paese sta attraversando, organizza il convegno "Non ci salveranno i mercati. Equità, responsabilità e solidarietà per un altro sviluppo".
"E' questo che stiamo vivendo - dichiara il Portavoce del Forum Andrea Olivero - un grande momento di crisi, economica, sociale e culturale, in cui non solo non ripartono i consumi, né si riduce il rischio per la tenuta di imprese e persino di stati sovrani, ma aumenta ogni giorno l'insicurezza, la paura del domani, talvolta persino la disperazione di chi non vede la via d'uscita dalla situazione drammatica in cui è piombato".
Pesanti tagli alla spesa pubblica, aumenti nel prelievo fiscale, ma anche e soprattutto l'incapacità di scorgere un obiettivo comune, rendono sempre più debole la politica nell'affrontare le sue responsabilità. In questo quadro governo e forze politiche, non solo in Italia ma in tutta l'Unione Europea, hanno puntato con decisione alla sola riduzione della spesa pubblica, ma senza avere l'ambizione e il coraggio di prospettare una vera uscita dai problemi.
Questa giornata vuole quindi rappresentare un forte momento di proposta e di assunzione solidale di responsabilità, e un'occasione di confronto con le istituzioni su temi di grande impegno sociale e civile. Il terzo settore, che ha da sempre cercato di dare il suo contributo alla coesione sociale del Paese, continua la sua opera di ?cucitura' a partire dalle risorse che i territori sono in grado di esprimere, tanto più se adeguatamente sostenuti e valorizzati. Il terzo settore sente infatti forte l'esigenza di far ripartire la coesione sociale proprio a partire dai territori.
Pur con tutte le sue modalità e le diversità, in questi 15 anni il Forum del Terzo Settore ha lavorato costantemente sulle motivazioni che portano le persone ad impegnarsi nelle loro associazioni, a crescere e a sviluppare la propria attività. "Sono state proprio queste diversità - prosegue il Olivero - che vanno dalla provenienza, alla cultura, all'appartenenza politica e sociale, e il modo in cui tutti hanno provato a conciliarle, ad aiutare il nostro mondo a crescere e a guardare la realtà nella sua forma più differenziata. Abbiamo riscontrato negli altri una comunanza di intenti. Una voglia di aiutare il Paese ed essere a servizio dei cittadini per andare a costruire qualcosa di diverso. Le tante diversità sono state proprio il principale elemento di risorsa del nostro lavorare insieme e che hanno fatto si che il Forum non subisse quelle spinte disgregative che purtroppo hanno colpito tanti soggetti sociali."
Il Forum è riuscito in questi anni a crescere, non solo numericamente, e a sviluppare attività insieme, per trovare il modo di relazionarsi con il mondo politico e le pubbliche amministrazioni, ma anche di riuscire a far si che nascessero delle partnership, delle modalità di stare insieme e di andare a portare il nostro contributo nei diversi settori, dall'educazione all'assistenza, dalla cultura allo sport in maniera sempre più appropriata e sempre più con una capacità di esprimere pensiero e affermare quale è il mondo che vogliamo.
Oggi il Forum del Terzo Settore chiede di invertire rotta e di andare a investire sul nuovo modello di sviluppo, ambientalmente sostenibile, basato sulla crescita qualitativa piuttosto che quantitativa, ancorato ai territori, fondato sulla responsabilità diffusa di istituzioni, imprese e cittadini, che il terzo settore è in grado di sostenere. Una sfida che si vuole lanciare in particolare al Ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca, e alla Responsabile Welfare della Conferenza delle Regioni, Lorena Rambaudi, invitati a partecipare al convegno, nello specifico sul ruolo dei territori e delle risorse che questi rappresentano. Ci sono infatti alcune grandi questioni strategiche che devono essere esplicitate e il terzo settore ha bisogno di essere accompagnato in questo faticosissimo mestiere del ?tenere coesione sociale nei territori', e non abbandonato a se stesso.