di Viviana Dabusti

La riforma Monti-Fornero verrà ricordata come una delle più rigide: i requisiti per il raggiungimento del diritto della pensione notevolmente inaspriti, con l'aggravante dell'adeguamento degli stessi alla speranza di vita, e l'estensione del metodo di calcolo contributivo anche per coloro che erano stati risparmiati dalle precedenti riforme.

I provvedimenti adottati vengono sintetizzati dai giovani, e non solo, molto drasticamente: pensione sempre più lontana e sempre più esigua! Ma questa è solo un'apparente presa di coscienza; infatti, le giovani leve sono tanto convinte che non percepiranno la pensione quanto disinteressate a correre ai ripari.

Ma per i giovani, oltre ai problemi derivanti dal sistema legislativo, la situazione pensionistica non è favorevole, a causa di numerosi fattori: entrata tardiva nel modo del lavoro, anni di precariato e buchi contributivi.  In quest'ottica, il raggiungimento dei requisiti pensionistici è vissuto come una pura utopia.

Il risultato quindi di questa situazione è un sentimento diffuso di rassegnazione unito all'inerzia.  Una delle possibili soluzioni che aiuterebbero la situazione pensionistica dei giovani, da non sottovalutare, è il riscatto degli anni di laurea.

I vantaggi sono notevoli:

Il costo dell'operazione, oltre ad aumentare il monte contributivo, è totalmente deducibile e rateizzabile in 10 anni.

Il costo può anche essere regalato dai genitori prima che il giovane neo-laureato trovi un impiego, con la possibilità di  detrazione.

Gli anni accreditati varranno come anzianità contributiva effettiva, avvicinando il pensionamento anche di 5 anni. E oggigiorno non è cosa da poco!

Ma facciamo un esempio, consideriamo un giovane lavoratore che attualmente percepisce un reddito annuo lordo di  20.000 euro. Ha frequentato l'università, laureandosi, per 3 anni e decide quindi di riscattarli. Il costo del riscatto è di 19.800 euro (6.600 euro per ogni anno), rateizzandolo avrà una spesa di 165 euro al mese per 10 anni senza interessi.

Poiché tale costo è deducibile, avrà un risparmio fiscale di 38 euro al mese e quindi l'operazione di riscatto avrà un costo effettivo di 127 euro! Considerati i vincoli dell'attuale normativa previdenziale, i vantaggi quindi riguardano sia l'avvicinarsi della data di pensionamento sia l'aumento del montante contributivo e quindi della pensione!

*Area Previdenza e Soluzioni Applicative di IRSA

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