Secondo alcuni scienziati americani lo scenario degli incendi nell'Ovest degli Stati Uniti mostra una sorta di anteprima delle estreme conseguenze del processo di riscaldamento globale. Un disastro per l'ambiente e la salute umana?
Il Colorado che brucia, battuto da incendi fuori controllo alimentati dai fenomeni collegati al riscaldamento globale (o global warming). Con l'aria invasa da un fumo intenso con effetti paragonabili a quelli di un inquinamento atmosferico intenso che può provocare patologie cardiache, polmonari, danni ai reni e disturbi mentali. Uno scenario catastrofico manifestatosi in questi giorni negli Usa e che, secondo un trio di scienziati consultati dall'agenzia Reuters, mostra in piccolo il tipo di disastri che i cambiamenti climatici prodotti dall'uomo potrebbero portare su scala maggiore.
A sostenerlo è innanzitutto Michael Oppenheimer, studioso dell'Università di Princeton, paventando la possibilità che questo spettacolo devastante possa verificarsi nel futuro con sempre maggiore frequenza. In Colorado, infatti, gli incendi che hanno imperversato per settimane hanno ucciso quattro persone, migliaia di sfollati e centinaia di case distrutte. Poiché il manto nevoso invenale era più leggero del solito e si è sciolto prima, la stagione degli incendi iniziata prima nell'Ovest degli Stati Uniti, bruciando Colorado, Montana e Utah. Secondo Oppenheimer le alte temperature che stanno favorendo questi focolai sono in linea con le proiezioni delle Nazioni Unite stilate da parte del gruppo di studiosi intergovernativo sui cambiamenti climatici: questo tipo di caldo estremo, con un limitato raffreddamento durante la notte, è una conseguenza negativa del riscaldamento globale. Senza contare la maggior gravità con cui si manifestano tempeste, inondazioni e fasi di siccità.
Posizioni simili anche per Steven Running, ecologo forestale presso l'Università del Montana, che ha ricordato come a inverni più caldi segue una sopravvivenza maggiore dei coleotteri che uccidono il pino di montagna delle foreste occidentali, lasciandosi dietro una scia di legname secco perfetto per alimentare questi incendi all'inizio della stagione. «?e non è ancora luglio».
Incendi più facili e incontrollabili, che costano circa 1 miliardo di dollari l'anno aumentano i rischi di patologie a cuore, polmone e reni, oltre a forme di stress post-traumatico, conclude Howard Frumkin, esperto di salute pubblica presso l'Università di Washington.