Patto per la crescita, Tobin tax, scudo antispread: questi i temi principali che saranno sul tavolo del Consiglio europeo che si apre oggi a Bruxelles. "Serve una Ue più forte, domani anche politica", concordano Hollande e Merkel. Asta Btp da 5,5 miliardi

Bruxelles, 28-06-2012

"La Germania deve ricordare che ha beneficiato della moneta unica. Ha ricavato vantaggi dalle proprie riforme, ma anche dalla moneta unica, perché è diventata più competitiva. Se l'euro fallisse, poi la Germania ne pagherebbe conseguenze forti". E' l'ex premier britannico Tony Blair a sintetizzare le attese del Consiglio europeo che si apre a Bruxelles, dove ancora una volta l'attenzione sarà soprattutto sulla posizione della Germania. Che va compresa, dice ancora Blair, perché Angela Merkel "non può impegnarsi in un appoggio pieno se da parte degli altri non c'è un impegno pieno per le riforme".

Monti prova a alzare la voce

Incalzato da una maggioranza sempre più traballante e proiettata già sulle elezioni (2013 o ottobre?), Mario Monti ieri ha lasciato capire che l'Italia non darà il via libera alla cooperazione rafforzata sulla Tobin tax (un sistema di accordo per il quale è
sufficiente il consenso di nove Stati membri) se "non ci sarà anche per altri aspetti, come la politica finanziaria di gestione del mercato dei titoli sovrani" e cioè il famoso scudo anti-spread. che poi questo scudo si concretizzi nell'uso del Fondo Salva Stati o in una maggiore libertà d'azione della Bce, poco importa: quello che conta per Palazzo Chigi è che i Paesi che hanno approvato il fiscal compact e fatto digerire al Parlamento riforme strutturali possano rifinanziare il loro debito senza svenarsi.

Numero 25

Dall'inizio della crisi, autunno 2008, crack di Lehman Brothers, questo è il venticinquesimo Consiglio europeo. Questa volta si parte dal progetto del presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, per l'Unione monetaria bis con maggior disciplina e solidarietà. Sull'altro piatto della bilancia, la maggior integrazione bancaria e i maggiori poteri accordati dai singoli Paesi all'Ue sul Bilancio. Un menu che - partendo dalla necessità più impellente di condivisione dei debiti - è indigesto non solo alla Merkel ma osteggiato anche da olandesi, finlandesi e cechi.

Nein, danke

Il Consiglio europeo si preannuncia molto teso, insomma, al di là delle solite foto con i leader sorridenti sotto la bandiera Ue: Merkel si rifiuta di prendere in considerazione
qualsiasi proposta che preveda forme di mutualizzazione del debito (eurobond) o delle garanzie dei depositi bancari, la ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dei Fondi salva Stati (che continua a chiedere soprattutto la Spagna), o l'intervento 'automatico' (e non 'condizionale') degli stessi fondi per contenere gli 'spread' sui mercati secondari dei titoli di Stato.

Super Mario cerca sponde europee

Mario Monti è a Bruxelles già da ieri sera, e stamattina è arrivato di buon ora a Palazzo Justus Lipsius, sede del Consiglio, molto in anticipo sull'inizio dei lavori, probabilmente per incontrare i vertici dell'Ue in preparazione della riunione.

Conto troppo salato

Monti, che porta con sé la doppia legittimazione del mandato votato, seppure con mozioni diverse, dalla sua maggioranza 'anomala', e della riforma del mercato del lavoro, finalmente approvata dal Parlamento italiano, è apparso determinato a
mettere sul tavolo le sue proposte per "migliorare il meccanismo di governance del mercato del debito sovrano", come ha detto lui stesso ieri. Si tratta, ha precisato, di trovare "un rimedio alle sue disfunzioni" ('failures', le ha definite il premier in
inglese), in modo che un paese ormai "virtuoso" come l'Italia, che "ha messo la sua casa in ordine", sia "ricompensato" e non debba più pagare "uno spread di 470 punti base più alto del 'bund' tedesco".

Il premier pensa evidentemente al suo piano per un intervento 'automatico' sui
mercati da parte del Fondo dell'Eurozona EFSF o del suo successore permanente, l'Esm, con acquisti 'calmieranti' dei titoli degli Stati 'virtuosi', ogni qualvolta il loro spread supera determinate soglie.

Il fatto che Monti abbia esplicitamente posto l'accoglimento di questa proposta, o di qualcosa di equivalente, come condizione affinché l'Italia accetti di partecipare alla 'cooperazione rafforzata' sulla Tobin Tax non è irrilevante: perché questo via libera serve a Merkel in Germania per dare qualosa in pasto a Spd e Verdi e
ottenere le maggioranza 'costituzionale' necessaria all'approvazione del trattato per l'Esm nel voto di domani al Bundestag.

Agenda

La prima parte del Consiglio europeo, dalle 15 alle 18 al più tardi, sarà dedicata, secondo l'agenda fissata da Van Rompuy, al quadro di bilancio pluriennale 2014-2020 dell'Ue, con l'obiettivo di orientarlo decisamente sulle politiche per la crescita. Subito
dopo, la discussione verterà sul nuovo 'Patto per la crescita' (il cosiddetto 'Growth Compact'), in vista della sua approvazione oggi stesso. Il 'patto' prevede il rafforzamento finanziario della Banca europea degli investimenti (Bei), il lancio della
fase pilota dei 'project bond' (le obbligazioni per finanziare progetti infrastrutturali) e il riorientamento dei Fondi  strutturali Ue per sostenere la crescita.

I leader dei Ventisette, raggiunti dal presidente della Bce Mario Draghi, si rivedranno quindi per una cena di lavoro dedicata alla 'visione' per il futuro dell'Unione economica e monetaria, prospettata nel rapporto elaborato da Van Rompuy, su mandato del vertice europeo straordinario del 23 maggio, insieme allo stesso Draghi e ai  presidenti della Commissione europea, José Manuel Barroso e dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Obiettivo del rapporto è quello di "mettere la nostra Unione economica e monetaria su una nuova strada".

Il rapporto prospetta inoltre nuove cessioni di sovranità degli Stati all'Ue in materia di politiche di bilancio e di politiche economiche, con un accresciuto ruolo di controllo
democratico affidato al Parlamento europeo e ai parlamenti nazionali. Si parla anche di realizzare, in prospettiva, forme di mutualizzazione del debito (eurobond). Non si tratta ancora di "un programma finale da adottare da parte del Consiglio europeo",
precisa Van Rompuy nella sua lettera, auspicando comunque che si possa "raggiungere un'intesa comune fra noi sulla direzione da seguire per l'Uem".

Tutti incollati alla tv

La lettera di convocazione del Consiglio non fa menzione, naturalmente, della semifinale Italia-Germania degli Europei di calcio, ma è molto probabile che le immagini della partita, il cui interesse va al di là della dimensione puramente calcistica, saranno trasmesse sui video della sala stampa e delle delegazioni nazionali.

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