Entro sabato 30 giugno la Campania, come tutte le altre Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, dovrà organizzare lo svolgimento dei servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica in ambiti territoriali ottimali e omogenei tali da consentire economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l'efficienza del servizio. Lo prevede l'articolo 3 bis della legge 148 del 2011 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) secondo la quale la dimensione degli ambiti o bacini territoriali ottimali non dovrà essere inferiore almeno a quella del territorio provinciale.
Le regioni possono individuare specifici bacini territoriali di dimensione diversa da quella provinciale, motivando la scelta in base a criteri di differenziazione territoriale e socio-economica e in base a principi di proporzionalità, adeguatezza ed efficienza rispetto alle caratteristiche del servizio, anche su proposta dei comuni. Le decisioni assunte per la Campania saranno comunicate domani in quarta Commissione (Trasporti e Urbanistica) dall'assessore regionale Sergio Vetrella.