Ci sarebbe l'accordo sulle norme attuative del Pear, il piano energetico ambientale tornato in Commissione Ambiente a fine febbraio subito dopo essere approdatao in aula. L'Esecutivo di Stefano Caldoro, fino a quel momento rimasto fuori dall'elaborazione del provvedimento, ha dato il proprio contributo al testo finale che, nelle intenzioni del presidente dell'organismo consiliare Luca Colasanto (Pdl,) dovrebbe essere approvato domani in Commissione per poi tornare in Consiglio nella seduta di mercoledì 4 luglio. Il contributo dell'assessorato all'Ambiente di Giovanni Romano è stato, per lo più, indirizzato ad evitare che la nuova legge potesse contenere profili di incostituzionalità (dubbio peraltro sollevato dalle Pmi nelle ultime settimane): le modifiche proposte, dunque, sono di carattere tecnico come correzioni di norme,richiami a direttive e puntualizzazioni relative alle competenze delle Province per le quali il Governo ha previsto l'abolizione.
Dal settore legislativo della Giuunta, fino a poco tempo fa responsabile della "bollinatura" delle leggi per accertarne la copertura finanziaria, sono stati accolti tutti gli emendamenti volti ad escludere oneri aggiuntivi a carico della Regione. Dovrà trattarsi, dunque, di una riforma a costo zero. Infine, su proposta della stessa Commissione di Colasanto, il richiamo alle disposizioni antimafia contenuto in un articolo aggiuntivo: per il rilascio delle autorizzazioni all'esercizio degli impianti le imprese dovranno dotarsi dell'apposito certificato.