Compensazioni debiti e crediti: pubblicato in Gazzetta ufficiale il primo decreto del 22 maggio 2012 del Ministero dell'economia e delle finanze nell'ambito delle iniziative predisposte dal Governo per disciplinare i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici. Per ora le uniche compensazioni possibili sono quelle relative ai crediti delle Pmi con i debiti dello Stato. La certificazione riguarda somme dovute per somministrazioni, forniture e appalti da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali e potrà essere utilizzata per compensare debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali, regionali o locali, ma anche per quelli nei confronti di Inps o Inail. Potrà, inoltre, essere utilizzata per ottenere un'anticipazione bancaria attraverso operazioni di cessione del credito.?
Il decreto disciplina sia le ipotesi di procedimento di certificazione nella forma ordinaria, sia quelle mediante piattaforma elettronica. Nel primo caso i titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili possono presentare all'amministrazione o ente debitore l'istanza di certificazione del credito utilizzando il modello allegato allo stesso decreto. L'amministrazione o l'ente debitore, entro 60 gg. dalla ricezione dell'istanza, riscontrati gli atti d'ufficio, certifica che il credito è certo, liquido ed esigibile, ovvero ne rileva l'insussistenza o l'inesigibilità anche parziale. Nel secondo caso, invece le amministrazioni statali o enti pubblici nazionali e titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, devono presentare preventiva istanza di abilitazione alla piattaforma elettronica messa a disposizione dal Ministero dell'economia e delle finanze dando avviso dell'entrata in funzione della piattaforma e pubblicando le relative istruzioni tecniche sul proprio sito istituzionale.
Al palo gli altri provvedimenti
Per le compensazioni tra crediti e debiti con le Regioni sottoposte ai piani di rientro e la relativa approvazione dei sub-emendamenti al Senato tutto tace in Parlamento con un'unica voce, del Pdl, il parlamentare campano Vincenzo D'Anna protagonista di una interrogazione a risposta immediata che non ha però sbloccato la situazione.