Più vincoli per le industrie circa le sostanze chimiche utilizzate nei propri prodotti. Maggiori diritti per i consumatori di accedere alla informazioni sulle sostanze chimiche presenti negli oggetti d'uso quotidiano. E obbligo, per i produttori, di sostituire i composti tossici con alternative più sicure. Sono gli emendamenti votati ieri dalla
Il parlamento europeo
Commissione ambiente del Parlamento europeo al "Reach": il regolamento comunitario (la sigla sta per Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle sostanze chimiche) che mira ad imporre maggior trasparenza sugli effetti delle sostanze chimiche.
Un passo avanti importante nell'approvazione del regolamento, che potrebbe arrivare entro il semestre di presidenza finlandese che si chiude a dicembre, a tutela della salute collettiva. Fra gli emendamenti spicca quello che riguarda il "principio di sostituzione", secondo cui le sostanze più dannose dovranno essere eliminate gradualmente a vantaggio di altre più sicure per l'ambiente e per la salute. Ma la soddisfazione è stata espressa dalle associazioni che aderiscono al Tavolo del Reach per tutti gli emendamenti approvati, compreso il cosiddetto "obbligo di diligenza" (Duty of Care) che viene esteso a tutti i prodotti chimici e che rende le industrie chimiche responsabili della sicurezza dei prodotti che mettono in circolazione. «Il voto - si legge in una nota - riflette il sostegno trasversale al principio della sostituzione e riconferma la decisione presa dal Parlamento nel novembre scorso. Questo è un messaggio inequivocabile per il Consiglio dei ministri europei».
Le associazioni si dicono sicure «del buon lavoro del relatore, l'italiano Guido Sacconi, che certamente manterrà il principio di sostituzione». E invitano adesso i ministri e la Commissione Europea a sostenere la posizione del Parlamento Europeo nei dibattiti delle prossime settimane: «Le forti pressioni esercitate finora dall'industria chimica hanno cercato di indebolire il regolamento. Ma ora grazie anche alla clausola di sostituzione, i decisori politici hanno l'opportunità unica, rispetto all'attuale legislazione, di affermare il diritto inalienabile alla salute e ad un ambiente salubre».
Le associazioni che aderiscono al Tavolo per un Reach efficace sono Wwf, Altroconsumo, Amici della Terra, Amica, Comitato per la bellezza, Legambiente, Greenpeace, Doctors for the environment, Medicina democratica, Ires, Movimento Difesa del Cittadino, Issi, Cisl, Cgil, Uil, Aidii.