Pubblicato il V Rapporto sull'Impegno sociale delle aziende in Italia di SWG per l'Osservatorio Socialis.
Le imprese con più di 100 dipendenti, in Italia, nel 2011 hanno investito un miliardo e settantaquattro milioni di euro a sostegno di ambiente, cultura e iniziative per il personale. Quattro aziende su dieci puntano su attività dedicate al miglioramento delle condizioni lavorative, voce che sale così al secondo posto dopo quella delle iniziative di solidarietà (su cui investe il 57% delle aziende intervistate).
E' il dato è emerso dal V Rapporto sull'Impegno sociale delle aziende in Italia, presentato a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, e realizzato da SWG per l'Osservatorio Socialis, con il sostegno di Dompé, Novartis e Pfizer e la partecipazione di Lega del Filo d'Oro e CIPSI.
Le aziende italiane stanno maturando la consapevolezza dell'importanza di valorizzare le risorse interne e, soprattutto, si sta diffondendo la cultura della sicurezza sul luogo di lavoro, anche a fronte di controlli più serrati e di una normativa più stringente.
Circa l'80% delle imprese dichiara di aver sviluppato azioni a favore dei propri dipendenti, volte a migliorare le condizioni di sicurezza e di salute, promuovendo la formazione e iniziative di comunicazione e ascolto. L'obiettivo è aumentare la motivazione del personale, beneficio in cui crede il 49% del campione.
"In momenti di crisi economica - sottolinea Roberto Orsi, presidente di Errepi Comunicazione e promotore dell'Osservatorio Socialis - l'unica soluzione per una crescita sostenibile è una nuova sensibilità d'impresa, che coinvolga sempre di più i dipendenti. Migliorare le condizioni di lavoro del proprio personale genera, inoltre, un'immediata ricaduta in termini di produttività, rafforzando la fidelizzazione tra dipendente e impresa ".
Il deficit è sul tema della condivisione interna. Solo il 73% delle imprese che ha investito in CSR nel 2011 ha l'abitudine di comunicare all'interno dell'azienda le azioni di responsabilità sociale realizzate. Resta ancora altro dunque (27%) il numero di imprese che, pur impegnandosi in attività di CSR, non le comunica all'interno, annullando di fatto le ricadute positive in termini di immagine da parte dei propri dipendenti. Inoltre, meno di 2 aziende su 10 hanno avviato un sistema interno di misurazione della condivisione culturale della responsabilità sociale, di fatto non assicurandosi la partecipazione del personale agli obiettivi di CSR che di volta in volta si pone.
L'Osservatorio Socialis è un contenitore di informazioni su CSR, sviluppo sostenibile, volontariato, ambiente, cultura, ricerca scientifica, servizi ai cittadini, risparmio delle risorse. Nato nel 2010 con l'idea di diventare un luogo virtuale di raccolta di notizie, studi, testimonianze, interviste e progetti in materia di responsabilità sociale, è diventato un punto di riferimento per aziende, non profit, istituzioni e università. Tra le attività dell'Osservatorio, la realizzazione di un Rapporto biennale sull'impegno sociale delle aziende in Italia, il Premio Socialis per le migliori tesi di laurea sulla responsabilità di impresa, la pubblicazione di un "Dizionario della CSR".
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