L'altra sera ho contattato Giovanni Luca Ciaffoni, lo sviluppatore italiano lanciato da Tim Cook sul palco della conferenza di Apple a San Francisco per aver realizzato una applicazione per iPhone che aiuta i non vedenti a capire cosa li circonda. L'ho invitato a intervenire al Next, lo spettacolo sulla innovazione italiana che andrà in scena domenica 17 giugno a Bologna dall'Arena del Sole. E gli ho chiesto di raccontarmi chi è da dove viene in cinque righe? la sua storia insomma, visto che fino a qualche giorno fa nessuno lo aveva sentito nominare. Mi ha mandato questa mail. Un inno all'innovazione. (r.l.)

Ho 36 anni, mi sono laureato in ingegneria informatica presso l'università di Bologna nel 2003. Dopo la laurea faccio il servizio civile presso l'Istituto dei ciechi Cavazza di Bologna ed entro in contatto col mondo dei non vedenti. Le mie conoscenze tecniche e la mia voglia di aiutare gli altri mi portano ad interessarmi di accessibilità, del Web principalmente, ma anche a sviluppare prodotti per migliorare la vita dei non vedenti, l'accesso all'informazione in generale.

Penso che la tecnologia, se opportunamente utilizzata possa essere straordinaria per l'integrazione e l'autonomia dei disabili, ma se questi ultimi vengono ignorati nelle implementazioni della stessa, si rischia di renderli più dipendenti di prima.

     Da allora il mio lavoro è stato una sfida quotidiana per cercare di rendere quello che sembrava inaccessibile, accessibile anche ai non vedenti.

Da qualche tempo, due anni circa, mi occupo anche di sviluppo per iOs, e la mia app è nata proprio come una sfida. Nel video, per questioni di tempo, ma non solo, non se ne parla, ma una delle funzionalità "straordinarie" della mia app, che ad oggi la rende ancora unica sullo store, è l'accessibilità della mappa. Già la mappa di Google, a cui tutti siamo abituati è di norma totalmente non fruibile da un disabile della vista.

Con la mia app e grazie a voice over, la sintesi vocale integrata nei dispositivi Apple, il non vedente toccando lo schermo ascolta i nomi delle strade che sono sotto il suo dito e muovendolo può farsi un'idea della conformazione dell'area che lo circonda, ma anche di altre zone. Ho convertito in audio quello che noi vediamo a video. Se io vedo il fiume/mare azzurro, perché non farlo vedere anche a chi non vede? Così quando il disabile arriva col dito sul fiume o sul mare sentirà il rumore dell'acqua.

Quando ho implementato questa cosa e ho visto un mio amico non vedente seguire il percorso di un fiume con un dito mi sono commosso? Puoi vedere la cosa in azione andando sul sito e scegliendo il podcast in Italiano sulla mappa. La persona che "esplora" è un non vedente. Insomma è stato un esperimento, poi quando quello che è venuto fuori è sembrato rivoluzionario, ho deciso di metterla sullo store, non preoccupandomi molto neanche dell'interfaccia, che come vedi è estremamente spartana (peraltro ho preparato un update in cui ho rivoluzionato la stessa, per renderla più carina, ma non sono riuscito a fare in tempo a metterla sullo store per il keynote).

Nel mondo dei non vedenti è stato uno sconvolgimento fin dall'inizio. A distanza di più di un anno dalla pubblicazione ricevo ancora email, di gente che si complimenta, che chiede nuove funzionalità, di istruttori di mobilità che la usano con i loro allievi.

La Apple ha scelto la storia del signore tedesco che va nella foresta, ma potrei raccontarne altre di storie, come il ragazzo canadese, che in un laghetto vicino casa va in canoa e usa l'app per orientarsi, o della ragazza irlandese a cui piace camminare in giro per la città sentendosi pronunciare i nomi delle strade man mano che le attraversa?

Sono andato un po' oltre le cinque righe per cui mi fermo qui, ma tu saprai tagliare quello che non ritieni necessario. Se hai bisogno di qualche altra info chiedi pure. Io mi rimetto a dormire, qui sono le due di notte.

San Francisco, 14 giugno 2012
GIOVANNI LUCA CIAFFONI

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