"Il biocidio e il geocidio sono sotto i nostri occhi. E la situazione diventa sempre più drammatica" scrive padre Zanotelli nel suo appello. A pochi giorni dall'inizio dei lavori a Rio de Janeiro, associazioni e movimenti criticano l'idea di Green economy come soluzione alle crisi economiche e ambientali.

 

Prosegue il dibattito sul Summit della Terra che avrà inizio la prossima settimana. Il passaggio del testimone dallo sviluppo sostenibile alla green economy, e dunque verso un percorso per poter raggiungere la sostenibilità, riaccende la discussione sui modelli di sviluppo e di consumo. ''La Green Economy, affidata unicamente alle logiche del mercato senza regole e senza una visione precisa, è una falsa soluzione'', si legge nel documento-base per il Summit dei Popoli elaborato dalla Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale (RIGAS).

 

Padre Alex Zanotelli, nel suo appello per lo ''Stop al Geocidio'', l'uccisione del pianeta, evidenzia la necessità di creare nuovi modelli per le nostre società che siano più giusti e solidali. ''Purtroppo la dittatura finanziaria sotto cui viviamo ha deciso di fare della crisi ecologica un altro affare'' scrive Zanotelli. ''Ne sono espressione il mercato del carbonio, la produzione agro-forestale per bio-carburanti e la geo-ingegneria che introduce il diritto di inquinare.''

 

Una bacchettata ai governi che puntano sul mercato libero della Green Economy arriva anche dal CIDSE, la rete internazionale di organizzazioni Cattoliche allo sviluppo, che nel documento ''Il futuro che vogliamo'' chiede che a Rio vengano messi in discussione i modelli economici fondati sul Prodotto Interno Lordo (PIL), in una logica di equità e giustizia verso i PVS, ''dando priorità alle tecnologie sostenibili, agli approcci e alle imprese locali per garantire benefici sociali estesi.'' Sulla stessa linea si schiera il WWF, che in un documento pubblicato in settimana chiede inoltre l'istituzione di un Consiglio in sede ONU, per garantire la promozione e il raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - che dovrebbero sostituire gli Obiettivi del Millennio.

 

A vent'anni dunque, dall'impegno dei governi mondiali a rendere concreto lo sviluppo sostenibile, le crisi ecologiche e ambientali e l'instabilità dei mercati globali hanno convinto movimenti e associazioni a fare un passo in più, chiedendo di modificare gli attuali sistemi economici.

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