Oggi in aula fra gli altri il colonnello Elio Dell'Anna e il collaboratore di giustizia, Roberto Sipala.

Dal Palazzo di Giustizia di Trapani, la trentunesima udienza del processo in corso per l'omicidio del sociologo - giornalista, Mauro Rostagno, ucciso a Trapani il 26 settembre del 1988 ha avuto inizio. Accusati del delitto, il capo mandamento di Trapani, Vincenzo Virga e il presunto killer, Vito Mazara. A seguire la diretta dal tribunale, il giornalista Rino Giacalone. E' possibile leggere la cronaca anche dalla pagina facebook dedicata al processo che ha fatto registrare già più di 4000 iscritti. Oggi in aula il collaboratore di giustizia, Roberto Sipala, il consulente tecnico della difesa e il colonnello Elio Dell'Anna.

13.20 Teste congedato. L'udienza si sospende per poi riprendere verso le 14.00

12.58  Entra in aula il teste Sipala ...allo stato è sottoposto ad arresti domiciliari per scontare una condanna. Pm Del Bene chiede sulla partecipazione criminale sono stato uomo della Stidda e poi Cosa nostra provincia di Catania, Siracusa e Caltanissetta dal 1984 a fine 90 ho cominciato a collaborare nel 1991 entrai nella Stidda quando avevo 14 anni mafioso a 17 - 18 anni in tutti i processi ho avuto riconosciuto beneficio per la collaborazione. Avv. Miceli....chiede se ha riportato condanne per reati consumati nei confronti della signora Roveri...condanna per calunnia. Sipala conferma...per fatti inerenti questo processo. Sipala Roberto spiega sto finendo di scontare una pena di 30 anni per fatti inerenti Cosa nostra. Si acquisisce rapporto del Ros di Firenze del 1994 sui riscontri alle dichairazioni di Sipala fatti nell'ambito delle indagini sul delitto Rostagno. Dichiarazioni risultate non veritiere. La Corte chiede se lui fece sopralluoghi per delitto Rostagno...Il teste dice di non ricordare. Il presidente contesta sue dichiarazioni a verbale dove si parla di sopralluogo presso Saman. Conosce Virga Vincenzo? Si, ne ho sentito parlare l'ho sentito nominare non lo cononosco di presenza...E di Vito Mazzara? No mai sentito....risposte del teste alle domande del presidente della Corte Pellino. Traffico di armi? Ricordo che una parte di personaggi di quella comunità, Saman, facevano avevano una nave. Ricorda che parlò del delitto Rostagno. Indica il nome di Fagone Giuseppe che si ferì al momento del dleitto perchè scoppiò il fucile. Traffico di armi, domanda dell'avv. Miceli. Alcuni personaggi dentro la comunità facevano traffici di armi e droga e credo che Rostagno aveva scoperto questa cosa. Sono stato ospite della Saman nel 1992 durnate il periodo di protezione domanda: è vero che lei ha fornito diverse versioni sul delitto, "non lo so" la risposta. Avv. Galluffo chiede del Fagone. Conferma il ferimento e conferma che fu Fagone a dirgli che aveva ucciso Rostagno.

12.50 Due verbali dell'1 maggio 1994 e un altro del dicembre 1995. Avv. Lanfranca cita anche accertamenti eseguiti su dichiarazioni di Sipala e quindi chiede l'acquisizione di questi accertamenti.

12.30 Tutti sono in aula, studiano e leggono i verbali prodotti dal pm. Quelle carte  smentiscono il pro memoria del col. Dell'Anna. Al momento si legge in attesa delle domande da fare al teste. L'avv. Galluffo concede consenso al transito di tutte le Sit (Sommarie informazioni testimoniali) che riguardano testimonianza di Dell'Anna e Lombardi. Verbale Sit 26 sett 1996, Sit di Lombardi 20 sett 1996. Si discute di acquisire verbali di Sipala, proposta della difesa. Avv. Gallusso. I pm si dicono d'accordo ma chiedono di fare domande sulla attendibilità del collaboratore di giustizia, Sipala. 

12.00 Dell'Anna io non ricordavo che mi avevano letto queste dichiarazioni ma se è scritto lì non escludo....io non me lo ricordo ma c'è scritto che il giudice mi ha letto quelle dichiarazioni sarà così. Però il contenuto non lo ricordo. Avv. Miceli: le fu letto che il dott Lombardi dichiarava di smentire il contenuto del suo pro memoria? Io ricordo gli interrogatori, la denuncia di Sofri, ricordo che procedimento fu archiviato....tutto il resto non lo ricordo.....Vista l'importanza chiede Miceli? Ma non lo ricordo....Avv. Miceli informa la corte che farà delle domande su questoi verbali che probabilmente susciteranno la risposta di non ricordo ma devo farlo. Lombardi negò di avere mai parlato di collegamento tra delitti Calabresi e Rostagno? Non ricordo ma questo cozza con il contenuto del mio promemoria ma le cose che ho scritto allora non posso essermele inventate. Il presidente chiede se questi verbali richiamati siano nel fascicolo del pm Paci risponde che nel fascicolo del pm ci sono due verbali di sit del col Dell'Anna, 18 agosto 1996 e 26 settembre 1996 al pm di Trapani, al procuratore Garofalo Dell'Anna risponde, non me lo ricordo proprio. Poi c'è un sit del dott Antonio Lombardi del 20 settembre 1996 sempre sentito dal procuratore Garofalo. La Corte sospende l'udienza per acquisire questi verbali e procedere alle contestazioni. Il pm Paci produce i verbali chiesti dalla Corte.


11.53 Pm Del Bene. Lei per questa vicenda ha subito processo penale. Questo mio pro memoria venne pubblicato su Espresso e Panorama, il dott Lombardi smentì di avere parlato con me e Adriano Sofri denunciò sia me che il dott. Lombardi per calunnia. Sono state fatte le indagini da procura Caltanissetta perché credo fu indagato anche il pm Messina per questo e dalle indagini di Caltanissetta si è appurato che il colloquio c'è stato e Lombardi diceva che non mi conosceva. Hanno indagato i Ros di Caltanissetta e acquisito diversi documenti e Lombardi si ricordò di avere parlato con me non proprio nei termini che io riporto in questo promemoria. Questa indagine fu archiviata non ci fu processo. Pm Del Bene chiede nel 1992 quelle indagini furono fatte per approfondire pista mafiosa? Da parte del mio reparto nessuna indagine risponde il colonnello Dell'Anna. Sulla pista mafiosa non mi sono state fatte deleghe. Il procuratore Garofalo mi fece una delega sulla cosiddetta pista interna. La pista mafiosa fu esclusa? Non ho ricevuto deleghe in questo senso dalla procura. Avv. Carmelo Miceli: Per indagini delitto Rostagno è stato mai sentito come persona informata dei fatti? Fui sentito per la denuncia di Sofri dalla procura di Caltanissetta - risponde Dell'Anna. E' stato mai sentito dal procuratore di Trapani Garofalo? No, non mi pare ho lavorato con il dott. Garofalo. Lei ha detto che Lombardi lo smentì? Sofri mi denunciò perchè Lombardi aveva detto che non mi conosceva. Lei ha mai saputo delle dichiarazioni del dott. Lombardi? No. Le risulta che il dott. Lombardi ha smentito la frase da lei scritta a suo nome che il delitto Rostagno era da collegare a Lotta Conntinua? Non lo so, risponde il teste....non ho mai preso atto delle dichiarazioni di Lombardi....Avv. Miceli chiede di acquisire verbali di sommarie informazioni presso procura di Caltanissetta perchè a noi risulta che il colonnello Dell'Anna conosce le dichiarazioni di Lombardi. Avv. Miceli evidenzia che nella richiesta di custodia cautelare del cosiddetto "Codice rosso" una parte corposa è dedicata a questi fatti e da lì' si legge che il colonnello Dell'Anna conosce le dichiarazioni del dott. Lombardi. Non ricordo avvocato risponde Dell'Anna. Non ricordo di dichiarazioni che mi sono state contestate. L'avv. Galluffo si oppone all'acquisizione di queste carte. Avv. Miceli osserva che si sta parlando di un documento che di fatto è nella disponibilità di tutti. Il presidente della Corte chiede all'avv. Miceli metta a dispoisizione della corte questi verbali è una attività integrativa .

11.20 E Lombardi le disse da dove nascevano queste sue convinzioni - continua il Pm? Lombardi era esperto di terrorismo e Lotta Continua, anzi il maggiore esperto. Dell'Anna  fa dedurre che le sue conoscenze derivano da questa esperienza.  Ma glielo disse in modo netto che il delitto Rostagno sia maturato dentro Lotta Continua? Io riporto quello che in quel momento mi sembra di avere capito dal dott. Lombardi. Sono convinto che Lombardi mi disse una convinzione generica...l'unica cosa specifica che mi riferì mi disse che Rostagno dentro Lotta Continua era contro ogni forma di violenza ma non ricordo se me lo disse Lombardi o il pentito Marino. Paci osserva che il colloquio rigaurda un giudice istruttore che si stava occupando di fatti importanti e un ufficiale dei carabinieri che non si occupa di quelle indagini e Lombardi, secondo questo racconto, avrebbe svelato dei segreti istruttori? Dell'Anna ribadisce, le cose che ho scritto derivano da quel colloquio, non posso essermele inventate. Lei scrive Rostagno aveva rotto con i suoi compagni di Lotta Continua e forse voleva dire la verità. Da dove deriva? Lombardi mi aveva detto che c'era un avvocato che aveva chiesto un incontro con lui riservato e Rostagno voleva parlare del delitto Calabresi. Pm Paci chiede però il datto di fatto da dove si deduceva quello che lui ha scritto? Ma deve chiederlo al dott. Lombardi io ho scritto quello che mi ha detto il dott. Lombardi. Lei scrive Cardella e Roveri sanno tutto sul delitto Calabresi e su quanto Rostagno voleva dire? Non ricordo se me lo ha detto il dott. Lombardi - risponde il colonnello. Poi legge il pro memoria e dice: "Si leggo che me lo ha detto il dott. Lombardi, se ho scritto così,  così è. C'è una fonte che informalmente ha dichiarato tutto questo. Lo dice a lei così scrive il dott. Lombardi? Ci dica questa fonte le è stato detto chi è? No, mi ha detto c'è una fonte - risponde il colonnello. Il colloquo avenne tra me e il dott. Lombardi nella sua stanza eravamo da soli. Messina lasciò l'indagine e passò al dott., Palmeri, credo che il dott. Palmeri andò a Milano e credo che abbia sentito il giudice della Corte di Appello di Milano che aveva giudicato Calabresi. Non ricordo se il dott. Palmeri la sentì...Quello che ricordo io è che il dott. Palmeri la seguì questa indagine non so con quali esiti....ma la seguì.

11.10 Si passa ora alle domande del pm Paci e di Del Bene.  Paci: esiste una delega per questa sua attività? "Presumo che sia un accordo verbale"....L'accordo fu con il pm Franco Messina. Dovevamo verificare se c'era un collegamento tra Calabresi e Rostagno tra i due delitti, non ricordo da cosa nacque questa esigenza investigativa. La delega era quella di andare a parlare con un altro magistrato?". Paci chiosa che se è così la cosa è parecchio inedita. E se c'è una delega lei svolge un colloquio informale?. Pm Paci contesta la conduzione di questa attività. ?"Io avevo detto al pm Messina di incontrare personalmente lui il giudice Lombardi per approfondire la cosa". "Cosa era una prescirzione medica" chiosa ancora il pm Paci. Ma fu una iniziativa sua di parlare con Lombardi? "Ma escludo io non conoscevo questo giudice, sicuramente me lo ha detto il dott. Messina non ricordo se per iscritto o a voce. ?"Non sapevo chi fosse Lombardi mi sono appoggiato con i colleghi del Ros di Milano che mi hanno fatto incontrare il dott. Lombardi....tutto quello che ho scritto deriva da quegli incontri...io non sapevo nulla su Lombardi e Calabresi fino a quel momento. L'avv. Galluffo dice che c'è una delega datata del 2 dicembre 1992. "Ma è una delega successiva spiega il pm Paci che aggiunge "avvocato lei sta confondendo le carte". Interrogatorio di Marino? "Non ricordo bene se c'era l'avvocato, presso i carabinieri ci sono le carte, si può leggere. Dal pro memoria del 4 novembre emerge che lei non l'ha interrogato ma si è limitato a trasmettere verbali di interrogatorio di Marino fatti dal giudice Lombardi  - contesta il pm Paci. "Probabilmente è andata così ma successivamente non escludo che posso averlo interrogato con una delega specifica, non ricordo da dove ho preso questi atti, credo dai colleghi non credo che me li abbia dati il dott. Lombardi. E questo prelievo di documenti era stata autorizzata dal giudice Lombardi? "Non ricordo".....C'è troppa confusione sulla conduzione di questa indagine sosteine ancora il pm che anticipa che chiederà l'esame del giudice Lombardi. Il tenente Galletta mi accompagnò dal dott. Lombardi, poi tornai dal dott. Messina e gli dissi di parlare con don Lombardi. Vogliamo capire se quello che il teste ha scritto deriva da fatti acquisiti dal giudice Lombardi o da una summa di sue conoscenze - dice il Pm Paci. L'avvocato Galluffo si oppone alla domanda ma la Corte da il suo assenso e sollecita il teste ad essere chiaro. Risposta del teste: "Quello che ho scritto secondo me deriva da indicazioni del dott. Lombardi. Ma lei ha parlato di commistioni di elementi? Sono vicende che mi hanno visto coinvolto in un procedimento penale. Io scrivo quello che secondo me mi ha detto il dott. Lombardi, proprio perchè e importante invito il pm di Trapani ad andare dal dott. Lombardi. Se la domanda è se quello che ho scritto me lo ha detto Lombardi rispondo di si io ho scritto quello che "penso" mi ha detto il dott. Lombardi.

11.00 L'esame prosegue. L'avv. Galluffo chiede di acquisire il pro memoria con l'accordo delle parti. Domanda su Leonardo Marino: parlò di struttura illegale di Lotta Continuia? Si, risponde l'ufficiale dell'arma. Nel rapporto è scritto che "Rostagno voleva dire la verità sul delitto Calabresi". L'avvocato domanda cosa sa sul conto di Chicca Roveri e Cardella: "Mi sto rendendo conto che c'è un errore di fondo da parte mia io scrivo che queste notizie provengono dal mio colloquio con il giudice Lombardi ho scritto quello che io ricordo probabile che non ricordavo tutto in maniera perfetta". Il teste non risponde e si sofferma sul lavoro: in questo appunto manca l'evidenza che questa era una ipotesi investigativa in mezzo ad altre ipotesi investigative: mafia, contrasti dentro Saman. Stiamo parlando del 1992 erano momenti particolari in questo contesto il reparto operativo di Trapani, io non ricordo se Roveri e Cardella sapeva tutto sul delitto Calabresi se me lo disse Lombardi o fu una mia deduzione rispetto a quel colloquio. Oggi debbo dire che quella era una impressione che deriva da fatti oggettivi che però non so indicare, l'appunto è stato scritto in base al colloquio con Lombardi con il pentito Marino, dall'esame delle carte che avevo fatto, lavoro di deduzione e di impressioni. Pm Paci: d'accordo con l'acquisizione "per quello che vale". Avv. Miceli si oppone all'acquisizione. La corte lo acquisisce con i limiti di utilizzo a proposito delle dichiarazioni rese da terzi. 


9.30 In attesa che il consulente della difesa prepari la sua deposizione entra l'altro teste, colonnello Elio Dell'Anna ex comandante nucleo operativo Trapani dei carabinieri. Il colonnello Dell'Anna descrive ciò che fece seguendo una ipotesi (sottolinea ipotesi) investigativa che lo condusse a Milano a parlare con il giudice Lombardi che seguiva le indagini  per il delitto Calabresi. "Ci scambiammo delle idee concordammo che l'ipoitresi investigativa che collegava il delitto Rostagno alle indagini sul delitto Calabresi che vedeva sotto accusa allora i vertici di Lotta Continua - dice. Riportai quelle "impressioni" in un rapporto, adesso sta rileggendo il rapporto per rispondere alle domande della difesa. Dell'Anna...."noi dovevamo vedere se poteva essere giusto collegaree i due delitti, Calabresi e Rostagno, concordammo che sull'ipotesi si poteva lavorare. Lombardi però smentì il contenuto di ciò che aveva scritto Dell'Anna. "Ribadisco che sostanzialmente il dott. Lombardi mi disse che il fatto poteva inquadrarsi in quel modo...certo non avevo un registratore tornato scrissi subito il rapporto rispetto al mio ricordo...".  "Lombardi mi parlò di un avvocato che aveva chiesto un colloquio riservato per parlare di questa vicenda. L'avvocato è Giuliano Pisapia (attuale sindaco di Milano, ndr). "Lombardi mi disse che aveva avuto un abboccamento con l'avv. Pisapia che gli disse che Rostagno voleva un incontro riservato". Influisce sullo scritto che ho presentato alla procura ciò che avevo appreso leggendo le carte del pentito Marino.(pentito che ha deposto sul "caso Calabresi"). Io non mi potevo inventare queste cose dell'omicidio Calabresi non sapevo nulla, mi sono mosso perchè la Procura mi chiese di verificare se quei due omicidi Rostagno e Calabresi potevano essere collegati. Il Pm Paci: noi oggi stiamo discutendo di un atto che il suo estensore definisce promemoria e che contiene dichiarazioni apprese da un terzo soggetto che non è indicato come qualifica e questo sta avvenendo in violazione del codice che impedisce che un ufficiale di polizia giudiziaria possa riferire di dichiarazioni resi da terzi. E quindi si oppone perchè l'esame del col. Dell'Anna prosegua così come la difesa lo sta conducendo.

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