6 Ong del Piemonte lanciano una raccolta fondi per l'emergenza alimentare in Africa
A rischio la vita di 15 milioni di persone, donne e bambini, contadini e allevatori, messi in ginocchio dalla siccità che sta colpendo il Sahel, dove l'80% della popolazione vive in ambiente rurale e si trova alle prese con una gravissima crisi alimentare. Ad aggravare la situazione, prezzi alle stelle e conflitti come quello scoppiato di recente nel nord del Mali.
In tale contesto «6 storiche associazioni del Piemonte aderenti al COP, Consorzio Ong Piemontesi, e sostenute dal Coordinamento Comuni per la Pace della Provincia di Torino - CISV, ENGIM, LVIA, MAIS, MSP, RETE - hanno deciso di unire le forze per far fronte all'emergenza» spiega Umberto Salvi, presidente del COP. «Tra gli interventi più urgenti, la distribuzione di cibo a decine di migliaia di famiglie, la fornitura di sementi e foraggio ai contadini, la realizzazione di pozzi e strutture idriche».
Per far questo «ci siamo dati l'obiettivo di raccogliere 840.000 Euro entro il mese di luglio 2012: un obiettivo ambizioso, che potremo realizzare solo se al nostro appello risponderanno tutte le realtà della società civile cui chiediamo oggi un sostegno concreto: istituzioni, enti pubblici, fondazioni ma anche privati cittadini possono aiutarci a raggiungere la meta e a intervenire con prontezza ed efficacia nei paesi saheliani» dice Sandro Bobba, presidente dell'LVIA, associazione capofila dell'iniziativa.
«Le nostre Ong sono impegnate da anni in progetti di cooperazione nel territorio saheliano, dove lavorano per promuovere lo sviluppo durevole. Ora i nostri volontari in loco ci chiedono con insistenza di intervenire per fronteggiare l'emergenza alimentare, e noi non intendiamo restare a guardare» dice Piera Gioda, presidente di CISV, Ong della cordata attiva in Mali, Burkina Faso, Niger e Senegal.
«Siamo consapevoli che chiedere un sostegno ai nostri connazionali in questo momento critico, dove l'attenzione e le energie sono giustamente rivolte al dramma dei terremotati, può sembrare difficile da comprendere» aggiunge Umberto Salvi, «ma la sofferenza e le difficoltà di casa nostra non ci autorizzano a dimenticarci degli altri. Facciamo tutti parte di una stessa umanità, sempre più alle prese con fenomeni naturali di inaudita violenza, nel Nord come nel Sud del mondo. E queste emergenze, ovunque si verifichino, non possono lasciarci indifferenti».
Per dare il proprio contributo alla raccolta fondi:
Causale: "Il Piemonte per l'emergenza Sahel"
su cc presso Banca Alpi Marittime
IBAN: IT66 T084 5010 2000 0017 0115 711
Intestazione: L.V.I.A. Associazione, Piemonte per Emergenza Sahel