«Occorre ripensare un sistema che è incapace di dare risposte integrate ai bisogni di una società radicalmente mutata. Va pianificata, secondo nuovi schemi, l'offerta sanitaria, a seguito della riduzione progressiva di risorse umane, economiche e finanziarie». Lo dice Giuseppe Milanese, presidente di FederazioneSanità Confcooperative che il prossimo 12 giugno, al SANIT, affronterà questi temi con il convegno "Sistemi di assistenza primaria. Una combinazione a favore del cittadino", previsto a partire dalle ore 9.00.
Il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha attestato che, oggi più che mai, la primary health care è indispensabile per ridurre le crescenti diseguaglianze nella salute e per rispondere alla domanda di assistenza sanitaria centrata sulla persona. Il convegno organizzato da FederazioneSanità vuole puntare i riflettori sul nostro Servizio Sanitario Nazionale, ponendo alcuni interrogativi: è pronto per rispondere a questa sfida? Quali sono le soluzioni sulle quali sta lavorando? Quali le ulteriori opportunità da considerare?
«Alle sfide imposte dai tempi - dice Milanese - stiamo rispondendo con la combinazione offerta dalla cooperazione. Una combinazione che con FederazioneSanità ha visto la nascita, dopo i primi due anni di lavoro, di sistemi integrati di cooperative di farmacie, di medici, di infermieri, di operatori sociosanitari e di società di mutuo soccorso ».
In occasione del convegno sarà presentato anche il Rapporto realizzato dall'Osservatorio sulla cooperazione sanitaria di FederazioneSanità Confcooperative: "Il quadro e le tendenze della cooperazione in ambito sanitario, rispetto al futuro del sistema del welfare in Italia".
«Un'iniziativa fondamentale - dice Milanese - per dare conto del contributo offerto dalla cooperazione sociosanitaria nella riorganizzazione della sanità del territorio e per evidenziare il ruolo che la cooperazione, quale soggetto professionale e imprenditoriale non votato al profitto, offre al sistema pubblico per il perseguimento dei suoi obiettivi di promozione e di protezione sociale».