Nel primo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,8% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% nei confronti del primo trimestre del 2011.
La stima preliminare diffusa il 15 maggio scorso aveva rilevato la stessa diminuzione congiunturale e una diminuzione tendenziale dell'1,3%.
Il primo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto sia al trimestre precedente, sia allo stesso trimestre del 2011.
La variazione del Pil acquisita per il 2012 è pari a -1,4%.
Tutte le componenti della domanda interna, eccetto la spesa della PA, sono risultate in diminuzione, in un contesto di marcata contrazione delle importazioni e di lieve calo delle esportazioni.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 1,2 punti percentuali alla crescita del Pil (-0,6 i consumi delle famiglie, -0,7 gli investimenti fissi lordi, mentre la spesa della PA ha contribuito positivamente per 0,1 punti percentuali). Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,9 punti percentuali.
L'andamento dell'offerta mostra variazioni congiunturali negative per il valore aggiunto dell'industria (-2,0%) e dei servizi (-0,6%), mentre quello dell'agricoltura è aumentato del 4,9%.