Ammontano a 78.838 milioni di euro le entrate complessive accertate delle amministrazioni comunali per l'esercizio finanziario 2010, l'1,0% in più rispetto all'anno precedente. Le entrate correnti crescono del 2,9%, mentre diminuiscono quelle per l'accensione di prestiti (-6,9%) e quelle in conto capitale (-2,1%).
Le entrate complessive riscosse sono pari a 74.145 milioni di euro, il 2,2% in meno rispetto all'esercizio precedente. Le entrate correnti aumentano del 2,3%, si riducono quelle in conto capitale (-13,9%) e quelle per l'accensione (-10,8%).
L'incidenza delle entrate tributarie sulle entrate correnti è pari al 38,3%, in crescita rispetto all'esercizio precedente, quella di contributi e trasferimenti raggiunge il 40,9% e quella delle entrate extra-tributarie il 20,8% (entrambe in diminuzione rispetto al 2009).
Il valore delle spese totali impegnate dai comuni è di 78.751 milioni di euro, in calo dello 0,3% rispetto al 2009. Le spese correnti crescono del 2,1%, mentre diminuiscono del 5,8% quelle per il rimborso di prestiti e del 4,8% quelle in conto capitale.
Nel 2010 il valore medio pro capite delle entrate correnti accertate è di 945 euro per abitante, 22 euro in più rispetto all'anno precedente.
I pagamenti effettuati (73.742 milioni di euro) si riducono del 3,9%, risentendo della riduzione delle spese in conto capitale (-19,4%) e di quelle per il rimborso di prestiti (-5,7%) e di una crescita delle spese correnti (+2,4%).
All'interno delle spese correnti, il 30,4% è destinato al personale (era il 31,5% nell'esercizio precedente), il 50,4% all'acquisto di beni e servizi (47,9% nel 2009), mentre il rimanente 19,2% viene assorbito dalle altre spese correnti (quota in riduzione rispetto all'anno precedente).
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Statistiche sui bilanci delle pubbliche amministrazioni
Di Stefano Roberta
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