"Beppe Montana Libera Terra"
Incendio distrugge agrumeto confiscato alla mafia e affidato alla cooperativa "Beppe Montana Libera Terra"
In fumo oltre 2000 piante di aranci e 100 alberi di ulivo
Libera: «In attesa dei risultati delle indagini, il nostro impegno in quel territorio proseguirà con più determinazione e corresponsabilità. Non ci fermeremo»
Un incendio verificatosi nella giornata di domenica ha distrutto circa sei ettari di agrumeto in contrada Casabianca località Belpasso-Catania. Si tratta di terreni confiscati al clan mafioso della famiglia Riela e affidati ai giovani della cooperativa "Beppe Montana Libera Terra". I giovani della cooperativa, dopo il sopralluogo tecnico, hanno presentato una denuncia contro ignoti alla locale compagnia dei Carabinieri. Secondo i primi rilevamenti sono andate totalmente in fumo oltre 2000 piante di aranci e 100 di ulivo. I terreni erano perimetrali e recintati. Nel sopralluogo è stato individuato un foro nella rete del terreno adiacente e un orologio bruciato. «In attesa degli accertamenti e delle indagini delle forze dell'ordine - commenta in una nota Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie - i primi rilevamenti fanno pensare a un'ipotesi dolosa. I danni sono notevoli e le piante completamente distrutte. Le fiamme che hanno colpito l'agrumeto - prosegue la nota di Libera - provocano certo disorientamento e fatica ma non fermeranno la scelta, l'impegno, la determinazione di Libera e della sua rete nell' opera di restituzione alla collettività in Sicilia, come in tante altre parti del paese, di quanto le mafie hanno sottratto con la violenza e la minaccia. Proprio perché i tempi sembrano più difficili - continua Libera - occorre moltiplicare le ragioni della speranza, la determinazione dell'impegno, la costanza della denuncia, la responsabilità della proposta e del progetto. Il nostro impegno per la legalità e la giustizia proseguirà senza cedimenti, consapevoli della corresponsabilità e della concretezza che in quella terra come nel resto del paese stiamo cercando di costruire, anche grazie alla preziosa opera di magistratura e forze dell'ordine, dell'associazionismo, del mondo cattolico e di molte amministrazioni attente. Una corresponsabilità - conclude Libera - che continueremo ad alimentare giorno per giorno con il contributo di tutti».