Il caso-scuola di 17 nigeriane
Per la prima volta 17 donne nigeriane vittime della tratta, costrette a prostituirsi, avranno un risarcimento. Lo ha stabilito la Corte d'assise d'Appello di L'Aquila, riconoscendo a ciascuna ragazza una provvisionale di 50mila euro.
La loro storia inizia quattro anni fa, con un processo avviato grazie anche al sostegno di On The Road e di BeFree, cooperativa sociale contro la tratta. Il primo grado si era concluso con condanne per oltre 100 anni per 19 imputati, riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere finalizzata alla tratta, riduzione in schiavitù, immigrazione clandestina. Gli avvocati delle ragazze però hanno fatto ricorso, appellandosi alla direttiva UE n. 36/2011, che impone il risarcimento alle vittime di tratta. I beni sequestrati agli imputati sono quindi stati utilizzati per il risarcimento.