Bircle

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

La nostra idea è quella di creare un'applicazione per smartphone tramite la quale una persona con disabilità motoria può autovalutare il grado di accessibilità del luogo in cui si trova.

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
La nostra applicazione risponde all'esigenza sociale del disabile motorio di conoscere in anticipo quali sono i luoghi più idonei per le sue specifiche necessità. Così facendo queste informazioni diventano centrali nella scelta di un bar, di un ristorante, di un museo o di un hotel. La ricaduta è quindi anche economica e tenderà a premiare le eccellenze, incentivando tutti gli altri edifici che non sono tali a diventare più accessibili, incentivando la cultura dell'accessibilità oltre il minimo stabilito dalla legge. Inoltre dall'insieme delle valutazioni espresse dagli utenti scaturiranno delle mappe dell'accessibilità di interi territori, sempre aggiornate, online, gratuite, a disposizione delle istituzioni pubbliche e delle comunità locali, senza l'ausilio di costosi consulenti ed evitando la stampa di guide, che non fanno in tempo ad essere distribuite e già sono obsolete.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
1) Linguaggio universale: niente commenti aperti, ma un sistema di valutazione per step, numeri/colori e immagini traslato dalle esperienze internazionali più rilevanti in materia di accessibilità.2) Matching: al momento della registrazione l'utente viene profilato sulla base del tipo e del grado di disabilità motoria. Questa profilazione viene utilizzata per filtrare i giudizi, che sono visualizzati sulla base delle valutazioni espresse solo dai profili compatibili a quello dell'utente. Le possibilità di movimento di un campione paraolimpico sono diverse da quelle di un anziano accompagnato su carrozzella.3) User experience: esistono già forum, applicazioni e contenuti online dedicati ai disabili motori. Questi però tendono sempre a dimenticarsi del design e questo si ripercuote sul valore dell'informazione trasmessa, che è meno fruibile e, dunque, meno condivisibile.
Autore dell'idea: 
Andrea Landini

km0_community

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

Il progetto consiste nella creazione di una piattaforma web social geolocalizzata finalizzata ad aggregare domande di acquisto di prodotti bio e km0 (in pratica creare dei GAS digitali) al fine di:
- Permettere ai produttori di promuovere i propri prodotti presso un più ampio numero di consumatori rivolgendosi tuttavia al proprio specifico target di clientela.
- Permettere di attivare gruppi di acquisto con persone spazialmente vicine e con interessi di consumo simili.
- Creare uno spazio di segnalazione e valutazione di servizi e prodotti gestito direttamente dai consumatori, che sia fortemente interconnesso con le applicazioni e i social network esistenti

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
E' sempre più diffusa la consapevolezza che le scelte di consumo hanno effetti determinanti sul piano della sostenibilità ambientale e sociale a livello locale e globale, tuttavia le produzioni a minor impatto ambientale e sociale risultano spesso poco accessibili al consumatore di massa. I consumatori più attivi e consapevoli scelgono spesso di aderire ad un GAS (Gruppo di acquisto solidale) per acquistare direttamente presso produttori con caratteristiche di sostenibilità certificate. Tuttavia questo fenomeno, per quanto in crescita, soffre sul versante dell'offerta la difficoltà ad aprirsi ad un mercato più ampio proprio a causa della scarsa visibilità dei produttori e della limitata attenzione alla promozione commerciale (spesso basata principalmente sul passaparola) e sul versante della domanda alla difficoltà per il consumatore medio - ma comunque attento a certi tipi di consumi - di avere accesso a prodotti biologici e/o provenienti da filiera corta a prezzi contenuti e di attivare o inserirsi nei gruppi di acquisto, per motivi legati alla scarsa visibilità degli stessi o alle tipologie di prodotti trattati o più semplicemente alla localizzazione del gruppo.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
Il meccanismo della georeferenziazione risulta determinante nel qualificare il servizio: subito dopo essersi registrato l'utente avrà davanti a sé la mappa dei produttori e soprattutto dei gruppi di acquisto a lui più vicini o potrà, se lo desidera, lanciare proposte di acquisto per aggregare la domanda sui prodotti che vuole comprare sia per acquisti ricorrenti (abituale modalità di funzionamento dei GAS) sia per acquisti occasionali per approfittare di offerte o vendite all'ingrosso (ad es. per l'acquisto di materiali o prodotti green non necessariamente alimentari). Il format, che applica letteralmente lo slogan Think global. Act local, sarà ulteriormente valorizzato dalla possibilità di visualizzare all'interno della mappa iniziative locali sui temi della sostenibilità e dell'economia green, ma anche iniziative spontanee che rispondono allo stesso obiettivo: dal car pooling, ai mercatini di baratto/riciclaggio, sino all'organizzazione di pedibus (gruppi di bambini che fanno uno stesso percorso per andare a scuola a piedi sotto la supervisione di uno o più adulti a turno). Chi vuole agire localmente in un'ottica di sostenibilità globale sarà facilitato da uno strumento capace di metterlo in relazione con altre persone che condividono lo stesso interesse o problema. Rispetto alle piattaforme generaliste che propongono la promozione in diverse forme di prodotti e servizi, la piattaforma Km0 si rivolge ad un target di clientela specifico, con una forte propensione ad identificarsi con uno stile di vita e di consumo e che in un acquisto non cerca solo il deal ma anche peculiari caratteristiche di qualità.
Autore dell'idea: 
Silvia Givone

Nabatà (parola araba che significa "il crescere delle piante")

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

Una applicazione che raccolga le informazioni certificate di utenti e aziende circa la sostenibilità di prodotti di uso comune (cioè con riferimento ad ingredienti tossici/non tossici e alla sperimentazione animale). L'applicativo si suddivide in due sezioni: 1. motore di ricerca di ingredienti del prodotto "x" selezionato, per rilevarne la provenienza (animale/naturale/chimico...) 2. ricerca di prodotti divisi per categoria merceologica, rispondenti alle seguenti caratteristiche: naturali e cruelty free.

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
1. accrescimento culturale, maggiore accessibilità delle informazioni e interazione tra consumatori, che hanno la possibilità di recensire il prodotto previo controllo dell' "amministratore";2. minor impatto ambientale (per ingredienti e per packaging);3.incentivo per le aziende a farsi certificare il prodotto da appositi organi/autorità come prodotto naturale e cruelty free, in particolar modo per aiutare le piccole aziende già produttrici di tali prodotti ad avere maggiore visibilità, quindi aumentare la domanda e conseguentemente abbattere il prezzo finale per l'utente.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
facilità ed efficacia dell'accesso ai dati per un consumo davvero consapevole; diffusione su larga scala di tali informazioni.
Autore dell'idea: 
Cinzia Vangelista

Terza Primavera

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

Avvicinare gli anziani al mondo della comunicazione digitale.

L'idea e' quella di sviluppare una applicazione per smartphone che presenti un'interfaccia semplificata e una serie di servizi utili per il mondo della terza eta' quali:

- mettersi in collegamento con parenti e amici
- ricevere e rivedere le foto dei nipotini
- ricordare l'assunzione di farmaci
- richiedere assistenza per emergenze (inviando la propria posizione automaticamente)
- farsi rintracciare in caso di smarrimento

L'interfaccia sarebbe studiata in modo da essere accessibile a persone con carenze di vista (icone e caratteri grandi) e potrebbe essere integrata dalla gestione a comandi vocali.

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
Permettere agli anziani di integrarsi meglio con la loro comunita', la loro famiglia e i loro amici insegnando loro nuovi linguaggi e tecnologie e permettendo l'esplorazione di nuovi modi di comunicazione.Fornire servizi di assistenza e soccorso per la terza eta'.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
La novita' consiste nell'approccio innovativo semplificato che potrebbe ridurre la barriera di accesso che ancora oggi esiste tra la tecnologia e le persone piu' anziane.Inoltre alcuni servizi previsti (come l'individuazione dell'anziano che si e' smarrito o e' scomparso) sono totalmente innovativi.
Autore dell'idea: 
Massimiliano Manzoni

toctoc movement

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

Ci proponiamo di costruire una piattaforma per lo scambio di oggetti e capacità. Lo scopo è stimolare l'integrazione tra i cittadini e diminuire lo spreco di risorse tramite il riuso. Questa idea prende spunto dai garage sales americani ampliandoli alle reti virtuali. Il servizio comprenderà un sito e un'applicazione mobile dove gli utenti possano georeferenziare le loro offerte (libri, lezioni, oggetti, vestiti, ...) ed esprimere richieste. Il servizio, tramite un algoritmo o l'intermediazione degli utenti, connetterà la domanda con l'offerta. Un motore di ricerca consentirà, inoltre, di esplorare ciò che ciascuna comunità locale è disposta a scambiare o riutilizzare.

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
L'idea di costruire una piattaforma virtuale per lo scambio affronta un problema di natura ambientale, quello di ridurre la produzione di rifiuti solidi, nonché il consumo, l'acquisto di beni che sono disponibili tra le persone che ci circondano. Affronta inoltre una questione di natura culturale, l'identità della smart city: la nostra piattaforma sostiene la socialità attraverso lo scambio, costruendo piccole comunità locali dove il sostegno reciproco sia coadiuvato da un dispositivo informatico.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
Seppure già esistano siti web dove è possibile scambiare oggetti, la nostra idea è veramente nuova per tre motivi: 1- Toctoc è un servizio che consente lo scambio sia di oggetti materiali sia immateriali, come conoscenze, lezioni, tempo, aiuto. 2 - Il servizio consentirà di georefenziare ciò che si sta offrendo, o ciò che si richiede. 3 - Il percorso di sviluppo dell'applicazione nasce dalla collaborazione con i futuri utenti, attraverso degli esperimenti che aiutano il processo di creazione in un'ottica di co-design.
Autore dell'idea: 
Toc Toc movement

www.raccomandate.it

In meno di 100 parole, qual'è la tua idea?: 

Una piattaforma per facilitare l'incontro tra domanda e offerta di servizi alla persona.
Il portale permette a famiglie e collaboratrici domestiche di incrociare in maniera rapida e sicura le proprie disponibilità e esigenze.
Le prime professioni raccomandate saranno colf, babysitter e badanti, lavori delicati perché hanno in affidamento ciò che di più caro c'è: figli, nonni e casa.
Proprio per questo, la reputazione è la variabile determinante più della rapidità del contatto e della economicità delle prestazioni.
Il sito punta a dare risposta a esigenze temporanee (colf part-time, badanti per estate) e improvvise (babysitter serali o malattia dei bambini).

Qual è il bisogno sociale o quale sfida la tua idea potrebbe affrontare?: 
Sempre più famiglie sono nella necessità di affidarsi a professionisti per la cura di figli, nonni non autosufficienti e della casa, sia per una scarsa compatibilità degli orari lavorativi con quelli dei servizi pubblici, sia per l'arretramento generale del welfare, sia per la disgregazione dei nuclei familiari (es. lontananza o assenza dei nonni), sia per la necessitàvolontà della coppia di lavorare entrambi. La maggior parte, però, non si può permettere economicamente una collaboratrice a tempo pieno: hanno quindi bisogno di una presenza parziale che sia ottimizzata rispetto alla disponibilità economicadi tempo.Allo stesso tempo, molte collaboratrici domestiche, soprattutto di origine straniera, hanno la necessitàvolontà di massimizzare il loro stipendio non legandosi ad una sola famiglia (la tariffa oraria è di norma inversamente proporzionale al numero di ore settimanali), ma lavorando in più case, possibilmente vicine geograficamente, sfruttando al massimo ogni ora a disposizione.A livello generale il progetto punta a: - rendere più sicurezza la selezione dei collaboratori, soprattutto per chi non ha reti amicali l'intermediazione, spesso legata collabo- intaccare la diffusione del lavoro nero, molto presente in questi settori, le cui ricadute sono negative sia rispetto alla sicurezza, che rispetto al sostentamento del welfare nazionale attraverso il versamento di tasse e contributi.
Cosa c'è di veramente nuovo nell'idea?: 
Per garantire la massima sicurezza nel contatto, l'accesso al portale di chi offre i propri servizi avverrà solo attraverso l'accreditamento da parte di chi ne ha già usufruito. Per questo motivo i servizi del portale saranno innanzitutto offerti ad alcune community online di genitori (es. radiomamma), che richiedono una iscrizione, già attive e numerose. Inoltre sarà incentivata l'integrazione con i profili facebook sia dei raccomandati che dei raccomandanti, in modo da minimizzare il free riding.Rispetto alla user experience, il sito gestirà non solo la geolocalizzazione, ma anche la timetable di chi domanda e offre, facilitando l'incastro delle esigenze. Inoltre, per facilitare l'accesso alle collaboratrici domestiche di origine straniera spesso non dotate di smartphone, il software sarà in grado di dialogare non solo via mail, ma anche via sms, per la raccoltacomunicazione delle richieste di disponibilità. In prospettiva la piattaforma sarà poi applicata a categorie altrettanto utili e spesso "oscure": come idraulici, fabbri, elettricisti, avvocati, imbianchini, commercialisti? Si potrà infine arrivare a censire saloni di bellezza, ristoranti, bar, scuole, uffici comunali, sempre nell'ottica della valutazione personale dell'esperienza di fruizione. Non esiste oggi in Italia nessun servizio online che consenta di avere una valutazione reputazionale dei liberi professionisti, che avrebbe un grande impatto su qualità dei servizi, trasparenza e concorrenzialità del mercato (e quindi sui prezzi) e emersione del "nero".
Autore dell'idea: 
Riccarda Zezza





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