Su Twitter ed altri Social Network viene citato ad esempio:
nel '76 annullò le celebrazioni dopo il terremoto in Friuli.

Mai il più grigio tra i politici italiani avrebbe immaginato che un giorno sarebbe stato citato ad esempio dalla fetta più colorata dell'opinione pubblica, quella che affolla la Rete. Proprio su Internet si è levato forte il grido: «Annulliamo la parata del 2 giugno in segno di solidarietà con la gente dell'Emilia colpita dal terremoto». E sui Social Network l'ex leader democristiano, il «coniglio mannaro», viene citato addirittura ad esempio. Su Twitter l'Hashtag Forlani in poche ore è diventato uno dei più cliccati e partecipati. E di riflesso si sprecano i commenti contro la decisione del governo Monti di confermare la parata militare ai Fori Imperiali nonostante la tragedia che ha messo in ginocchio la gente dell'Emilia Romagna.

TRIONFO POSTUMO - Per Forlani è una sorta di trionfo (politicamente) postumo: dopo essere stato sbeffeggiato nelle piazze ora viene riabilitato su quelle virtuali. Il Web ha infatti recuperato, facendolo rimbalzare su blog e siti internet, il testo del comunicato col quale l'allora ministro della difesa Forlani annullò la parata del 2 giugno dopo il disastroso terremoto in Friuli. «La parata militare quest'anno, non si svolgerà -recita il testo- lo ha comunicato il ministro della difesa Arnaldo Forlani, con una nota ufficiale. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far sì che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali». Se lo ha fatto un politico come Forlani perché non può farlo un tecnico come Monti? E soprattutto: perché non lo fa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Questo il punto di approdo di tutti i commenti che girano in queste ore. Già, perché non possono farlo?

FESTA SOBRIA - Napolitano ha tenuto a precisare che quella di quest'anno sarà una festa sobria ma non sarà annullata perché la Repubblica «va comunque celebrata». Concetto ribadito dal ministro dell'interno Anna Maria Cancellieri: «I valori della nazione vanno salvaguardati e ricordati. Ovviamente con sobrietà». Ma una parte del mondo politico concorda con i commenti che circolano in Rete. Fa poi un certo effetto leggere che simpatizzanti della Lega o dell'Idv dell'ex pm Antonio Di Pietro finiscano per citare ad esempio il grigio e plurinquisito Arnaldo Forlani. E dunque perchè non si può annullare del tutto la parata del 2 giugno? La replica che arrivava da ambienti vicini al governo e dai partiti di maggioranza suona più o meno così: «La polemica sulla parata è strumentale visto che i fondi per la parata (circa 2,5 milioni di euro) sono già stati spesi». Dunque non si risparmierebbe nulla. Spiegazione razionale e magari convincente. Ma forse la Rete chiede che, una volta tanto, non tutto si riduca ad una questione numeri.

Alfio Sciacca
asciacca@corriere.it

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