Alla Fiera si discute di abbandono e di famiglia assieme a mons. Giancarlo Petrini, presidente della Commissione episcopale per la famiglia dello Stato di Bahia, Brasile.

"C'è un grido che sale dall'infanzia brasialiana - ha dichiarato mons. Petrini in un'intervista di stamani ad AiBiNews -. L'abbandono hs raggiunto un livello preoccupante nel Bahia, e riguarda sia i minori senza famiglia, sia i minori che vivono nella famiglia. In entrambi i casi sono bambini che non vedono il padre e che vedono troppo poco la madre. Inoltre in Brasile stiamo toccando indici di denatalità allarmanti, che ci stanno facendo allineare ai dati del calo demografico in Europa. Tutto questo richiede una risposta forte".

In Italia, Ai.Bi. sta promuovendo una proposta di legge sull'adozione internazionale, per aprire l'adozione di bambini con bisogni speciali anche ai single. Qual è la sua posizione?
Sposto il problema: importa soddisfare ogni bisogno o desiderio dell'adulto, oppure importa soddisfare le necessità del bambino? Crdo che a volte si faccia troppa attenzione ai desideri - se non ai capricci - del mondo adulto anche in questo campo. Sull'apertura ai single non dico di no, ma ci vuole cautela, nel caso in cui questa sia l'unica strada percorribile.

La proposta di legge prevede anche l'adozione del nascituro, come negli Stati Uniti, dove si pratica l'adozione in pancia.
Credo che servano anzitutto politiche pubbliche specifiche per la prevenzione dell'aborto. La priorità va data al rispetto della maternità e agli interventi di supporto alla genitorialità biologica;  se non questo non si verificasse, allora si può pensare di intraprendere delle scorciatoie o dele alternative.

Anche mons. Joaquim Justino Carreira, arcivescovo della Diocesi di S. Paulo, si pronuincia sull'adozione: "Sappiamo che la nostra felicità consiste nel fare felice l'altro. Quindi deve essere nostro slancio aprirci all'accoglienza, anche attraverso l'adozione, e praticare tutte quelle misure che possano agevolarla".

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