È statopresentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Romapresso l'Istituto Luigi Sturzo, il manifestopromosso da VITA, società editoriale di riferimento per il non profititaliano: "Le Fondazioni di originebancaria: una risorsa delle comunità".

 

Presenti alla conferenza stampa Roberto Mazzotta, presidentedell'Istituto Luigi Sturzo, Giuseppe DeRita, presidente del Censis, AndreaOlivero, portavoce del Forum del Terzo settore, Riccardo Bonacina, presidente di Vita Società editoriale, Giuseppe Guzzetti,presidente dell'Acri, PaoloBeni, presidente dell'Arci e GiorgioGuerrini, presidente di Confartigianato: alcuni tra gli oltre 60 autorevolifirmatari del manifesto, tra presidenti di organizzazioni dellasocietà civile, accademici, editorialisti, economisti e sociologi.

 

Unanime l'appello della società civile, affinchéle fondazioni di origine bancaria rimanganoautonome e terze rispetto a Stato emercato.

 

Nelpresentare il manifesto, RiccardoBonacina ha spiegato le ragioni che hanno spinto VITA a promuoverlo: "Comegiornalisti specializzati nell'osservare e riportare i movimenti e sommovimentidella società civile, siamo testimoni di un processo di innovazione ancora incorso che ha dato importanti frutti a livello di trasparenza nel sistema dellefondazioni d'origine bancaria. Questo avviene oggi attraverso bandi,rendicontazioni puntuali e restituzioni di patrimoni ai territori in forma di erogazionie investimenti. Qualcuno dovrà pur chiedersi come mai l'Italia sia statol'unico Paese della zona euro a non aver speso un centesimo per salvare banchein default, a fronte degli oltre 4600 miliardi di euro spesi dagli altri Stati dell'Unionetra il 2008 e il 2011". Bonacina ha quindi sottolineato l'importanza di averedegli azionisti di minoranza come le fondazioni, "investitori di lungo terminee interessati non già al rendimento a breve ma alle condizioni di crescita deisoggetti investiti e dell'economia reale nel complesso, in coerenza con la lorofinalità di accrescimento del patrimonio e del bene comune".

 

Andrea Olivero ha chiesto di "considerare con serietà e stima ilmantenimento, in anni complicati, di una capacità erogativa che supera i 1300 milionidi euro annui". Una proposta da coniugare con progetti ben orientati einnovativi come quelli di "social housing o di infrastrutturazione sociale nelmezzogiorno". A questo proposito Olivero ha menzionato in particolare la Fondazionecon il sud, promossa proprio dal sistema delle fondazioni in partnership con ilterzo settore.

Giuseppe De Rita, tra i primi firmatari del manifesto, hasottolineato da parte sua come le fondazioni, nei propri territori, grazie allaloro alla terzietà e autonomia, concorrano "al rafforzamento della nostrademocrazia e alla promozione dello sviluppo economico e sociale, sostenendo, informa sussidiaria, l'autorganizzazione dei cittadini e la loro capacità dirisposta ai problemi". 

 

Roberto Mazzotta, presidente dell'Istituto Luigi Sturzo, haricordato le due sentenze della Corte Costituzionale del 2003 (la n. 300 e lan. 301) in cui, dopo la Finanziaria del 2001 che mise in discussione la leggeCiampi, venne scritto che le fondazioni sono "persone giuridiche private dotatedi piena autonomia statutaria e gestionale da iscrivere tra i soggettidell'organizzazione delle libertà sociali", sottolineandone tutta l'attualità.

 

GrazianoDelrio , presidente Anci e sindaco di Reggio Emilia, ha aderito allamanifestazione con questo messaggio: "Nella mia esperienza di sindaco ho potutoconstatare l'efficacia dell'apporto delle fondazione bancarie, soprattuttoquando si lavora con una governance condivisa per il bene comune, superando peresempio la logica del contributo a pioggia, a favore di una maggiorecondivisione con le istituzioni e la società civile dei progetti necessari peruna comunità. In un momento di grave carenza di risorse pubbliche, lefondazioni possono fare la differenza sia per un welfare di comunità, sia peril sostegno all'educazione e alla cultura". E a tal proposito ha sottolineatocome "l'indipendenza delle fondazioni bancarie, cioè l'autonomia da ognicondizionamento economico o di parte, sia imprescindibile per poter dialogareal meglio con le comunità locali".

 

Giuseppe Guzzetti, presidentedell'Acri, accogliendo il manifesto ha espresso la sua soddisfazione per l'iniziativadi VITA e per il successo con cui è stata recepita dal mondo della cultura, delvolontariato e dal terzo settore. "È una testimonianza a favore delle nostre fondazioniparticolarmente importante, perché arriva innanzitutto da un mondo che ci puòtestare ogni giorno sul campo. Un mondo, quello di chi opera quotidianamenteper la qualità della vita sociale e civile del nostro Paese, che sa peresperienza diretta quanto sia importante il ruolo delle fondazioni di originebancaria nel sostegno e nello sviluppo in Italia di un welfare sussidiario, nonsostitutivo di quello pubblico, ma ad esso complementare e sinergico". Guzzettiha concluso il suo intervento riconoscendo "una consapevolezza diffusa in tuttoil privato sociale della propria terzietà e di quanto sia importantesalvaguardarla per contribuire insieme, pubblico e privato - quest'ultimo costituitoda fondazioni di origine bancaria, altre fondazioni, associazioni eorganizzazioni non profit - perché nessuno in questo momento di difficoltà peril Paese sia dimenticato o lasciato indietro. Ringrazio loro, i firmatari del manifesto,e ringrazio VITA, per questa iniziativa".

 

 

 

Tra i firmatari per le organizzazioni della società civile: don Luigi Ciotti, presidente di Libera,Ilaria Borletti, presidente del Fai,Stefano Leoni, presidente del WWF, Andrea Olivero, portavoce del Forum delTerzo settore e presidente Acli, VittorioCogliati Dezza presidente di Legambiente. Per il mondo accademico adesionidal presidente della Conferenzadei Rettori delle Università Italiane, prof. Marco Mancini, Mauro Magatti,preside di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano, Carlo Secchi dell'Università Bocconi, Carlo Borzaga dell'Università di Trento e Stefano Zamagni dell'Università di Bologna. Firme anche dal mondodelle Fondazioni private: FeliceScalvini, presidente dell'Associazione delle Fondazioni di erogazioneAssifero, Gerry Salole, direttoredell'Europea Foundation Centre, GiorgioVittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e Angelo Bazzarri presidente dellaFondazione don Gnocchi. Tra gli editorialisti, le firme di Giuseppe De Rita, MarcoVitale, Aldo Bonomi  e LeonardoBecchetti.

 

 

 

Per informazioni:

Federica Gabardi

Vita

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