Il terremoto in Emilia Romagna ha causato 17 morti e ha raso al suolo interi paesi. I volontari della protezione civile - circa 4.000 unità - stanno lavorando nelle zone colpite. Diverse voci della società civile chiedono un
dietrofrónt delle istituzioni sulla parata militare prevista per il 2 giugno, per devolvere i soldi all'aiuto delle popolazioni terremotate.
di Mattia Marello
"Per favore, ve lo chiedono gli italiani. Per una volta, ascoltateci." Nasce dal basso, attraverso Twitter e Facebook, l'appello della società civile che chiede di annullare la parata militare prevista per la festa della Repubblica del 2 giugno e di stanziare quei soldi per gli interventi nelle zone colpite dai sismi. In molti si sono aggregati alla richiesta di "sobrietà" e "solidarietà", compresi alcuni parlamentari che ieri hanno portato l'appello alla Camera. Il costo della parata si aggira tra 2,6 e 2,9 milioni di euro, cifra inferiore a quella stanziata negli anni passati (4,4 milioni nel 2011 e 3,5 nel 2010). Le richieste però non si fermano al solo livello monetario: c'è chi chiede di sospendere i festeggiamenti e chi invita Napolitano a recarsi in Emilia, per dare un segno di vicinanza delle istituzioni e di unità nazionale.
Tuttavia, la maggior parte di quei 2,9 milioni sono già stati spesi e quindi non possono essere recuperati. La Camera ha discusso l'emergenza terremoto: un decreto è in scrittura e si è deciso di non richiedere un aiuto internazionale. Alcune decisioni in merito sono state prese dopo l'evento sismico del 20 maggio, come la devoluzione dei 160 milioni di rimborsi elettorali alle zone terremotate e la sospensione dell'IMU (la nuova tassa sugli immobili). Altri interventi dovrebbero essere in arrivo nei prossimi giorni, come l'allentamento del patto di stabilità.
Dure critiche sono state mosse alla parata per le celebrazioni della Repubblica d'Italia, non per il significato simbolico della festa quanto piuttosto per le modalità (e i costi) con le quali viene celebrata. Associazioni ed enti hanno scritto al Ministro Riccardi per chiedere che termini la "preparazione militare" dei giovani volontari del Servizio Civile, che sfileranno il 2 giugno. Alcuni di loro informano che da due settimane "si stanno formando presso strutture militari, come la base di Guidonia, e sotto il coordinamento di militari, per poter sfilare in formazione."
"Celebreremo a fine settimana il 2 giugno perché la Repubblica, nell'anniversario della sua nascita, deve dare il segno della sua unità, della sua vitalità, della sua forza, della serenità e della fiducia con cui sta affrontando e affronterà le sfide che ha davanti a sé, tra le quali ora anche la sfida della nuova emergenza insorta con il sisma che ha colpito l'Emilia e altri luoghi." Questa è la dichiarazione che il Presidente della Repubblica Napolitano ha rilasciato al termine di una visita a Gemona, dova ha ricevuto la cittadinanza onoraria come ringraziamento della città allo Stato per l'opera della ricostruzione post-sima del 1976. "Dedicheremo le sobrie celebrazioni del 2 giugno al ricordo delle vittime del terremoto di questi giorni, al dolore delle famiglie, alla sofferenza delle popolazioni colpite."