J'accuse del presidente del Csi: le società di Serie A investano il 10% dei propri introiti nei giovani

«Il calcio risarcisca i danni che sta facendo sul tema dell'educazione". È il commento lapidario del presidente nazionale del Csi, Massimo Achini, di fornte alle freschissime novità che arrivano a seguito dell'indagini su "scommessopoli" e che hanno scioccato il mondo del calcio.

Questa mattina infatti la Procura di Cremona ha disposto infatti l'arresto per il capitano della Lazio Stefano Mauri (nella foto di copertina mentre si reca in auto in carcere), per l'ex-genoano Omar Milanetto, ora al Padova, e per altri diciassette giocatori tra Serie A, Serie B e Lega Pro nell'ambito dell'inchiesta "Last Bet". Non solo, la polizia ha anche proceduto poi a numerose perquisizioni, dall'abitazione del tecnico della Juventus, Antonio Conte - indagato per fatti risalenti alla sua esperienza al Siena - fino al ritiro della Nazionale a Coverciano: nel mirino degli inquirenti c'è anche Mimmo Criscito, escluso dalla rosa dell'Italia per Euro 2012 in seguito alla notizia. A questi si aggiungono tanti altri nomi tra cui: Pellissier, Sculli, Kaladze, Corvia e Benassi.

Un vero e proprio zunami. Tanto che il presidente Achini spiega come «stia diventando veramente difficile commentare queste notizie». Quella cui però il capo del Csi tiene è sottolineare come «la cosa più pericoloso è l'abitudine di tutto questo. Oggi ormai diamo per scontato che ogni anno si scoprano partire vendute, scudetti comprati e altri esempi simili. Questo non è accettabile».
Non solo sul versante sportivo, «la cosa più grave è, da un a parte, il tradimento nei confronti dei tifosi, dall'altra il gravissimo danno a chi usa lo sport per educare», aggiunge Achini.
«Serve oggi una decisione forte. Ci sono momenti in cui ci vuole grande coraggio. Io la ricetta non ce l'ho, però sento tutti dire che bisogna investire nella cultura sportiva. Benissimo lo facciano» continua Achini. Come? Il presidente non ha dubbi: «le società di Serie A stanzino somme importanti, il 10% degli introiti generati dal sistema, da investire in  attività edicative nelle scuole o negli oratori. Ce lo devono a questo punto».
Con questo però Achini non esclude scelte anche drastiche. «Ho sentito parlare di ritiro della nazionale di calcio dagli Europei. Ho delle perplessità perché si va a toccare il sentimento nazionale. Molto meglio sarebbe fermare il campionati professionistici per un anno. Serve un'azione forte, anche devastante, questo è certo». 

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