Alla Bank of Filadelfia, una ragazzina canadese spiega come i cittadini vengono truffati.

Victoria, la bambina anti-capitale.

«Via tutte le banche tranne quelle di Stato».

A dirlo non è un economista, ma Victoria Grant, una bambina canadese di 12 anni, che all'incontro del Public Banking Institute di Filadelfia di aprile ha spiegato, dal suo punto di vista, quali sarebbero i mali del sistema bancario. L'analisi della ragazzina è chiara: «Le banche ci derubano due volte» perché prendono sia i tassi di interesse sui prestiti ai cittadini, sia dallo Stato che paga i suoi interessi con i soldi dei contribuenti.

La soluzione per Victoria è semplice: nazionalizzare le banche, per non pagare due volte gli alti tassi di interesse. Sei minuti di intervento in cui la bambina parla, senza mai cedere all'emozione, a un pubblico di banchieri ed economisti, disarmato davanti alle sue parole.

Il discorso comincia con 5 domande: «Vi siete mai chiesti perché il Canada è indebitato? Vi siete mai chiesti perché il governo impone ai canadesi così tante tasse? Vi siete mai chiesti perché i banchieri delle più grosse banche canadesi siano sempre più ricchi e il resto di noi no? Vi siete mai chiesti perché il nostro debito nazionale supera gli 800 miliardi di dollari e perché noi versiamo 160 milioni di dollari ogni giorno ai banchieri privati per i soli interessi sul debito nazionale? Sono 60 miliardi di dollari l'anno. Vi siete mai chiesti il perché di questi 60 miliardi di dollari?».

Ancora più disarmante la soluzione che Victoria dà alla platea: Via le banche private, tenere solo le banche statali. Un modo per non pagare due volte e salvare il contribuente strozzato dalla crisi.

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