Più di 80mila i visitatori, 4000 gli enti rappresentati, 250 gli appuntamenti.
Chiude con oltre 80mila visitatori la nona edizione di Terra Futura; 550 le aree espositive e oltre 4000 gli enti rappresentati (associazioni, reti e movimenti, cooperative, enti e istituzioni, imprese eticamente orientate?.), 250 gli appuntamenti culturali che hanno visto l'intervento di quasi 1000 relatori, 230 i laboratori, momenti di animazione, le mostre. E ancora, 600 gli incontri della "Borsa delle imprese responsabili", che ha visto la partecipazione di 120 realtà e ha voluto favorire nuove opportunità di green&social business.
Ancora una volta da Terra Futura, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità conclusasi oggi alla Fortezza da Basso a Firenze, arriva un messaggio e insieme una conferma: esiste un panorama ampio e diversificato di buone pratiche che, facendo economia reale, mette al centro le persone e la loro dignità, ridà valore al lavoro, rispetta l'ambiente e tratta le risorse naturali come bene comune da salvaguardare, dice con il proprio impegno quotidiano il suo forte "no" alle mafie, allo strapotere della finanza speculativa,...
Ma non solo. C'è un modello nuovo complessivo a cui guardare e in via di costruzione: un nuovo modo di pensare e di fare economia, di produrre e di consumare, di gestire il territorio, di governare, di tessere le relazioni sociali, di vivere la propria quotidianità di cittadini compiendo scelte di responsabilità ed esercitando il diritto alla partecipazione e la democrazia...
Tante sono le organizzazioni impegnate a unirne i molteplici tasselli perché tutto ciò non si limiti a un puzzle, ma disegni un sistema diverso: per andare oltre la crisi - economica, politica, etica? - e ri-fondarsi su basi nuove. Terra Futura, anche in questa sua nona edizione le ha fatte incontrare, accanto a imprese che nella sostenibilità hanno saputo vedere anche la via per innovarsi ed essere più competitive ed enti locali che con scelte e politiche sostenibili hanno avviato percorsi virtuosi.