"Caro Direttore,

le adozioni internazionali sono in cattive acque, lo dice l'aritmetica: i decreti di Idoneità emessi dai Tribunali per i Minorenni nel 2011 sono stati 3.179, con un calo del 49% rispetto ai 6.273 del 2006 ( dati Commissione Adozioni Internazionali ).

Le cause sono lampanti e strettamente connesse a un iter che seleziona con severità ed intransigenza, anziché invogliare e seguire le coppie che bramano di realizzare il sogno dello loro vita: ritrovarsi un bambino.

Gli attuali tempi per l'adozione internazionale sono biblici, complessi e comportano costi elevati, a volte proibitivi per molte coppie. Bene ha fatto Marco Griffini, il Presidente di Ai.Bi. (Associazione Amici dei Bambini) ad insorgere, chiedendo l'immediata modifica della Legge 184/1983 e successive modifiche: riforma culturale "dalla selezione all'accompagnamento" delle coppie; procedure più snelle; riduzione dei costi e gratuità dell'adozione internazionale.

L' insieme di queste significative e impellenti misure consentirà di superare l attuale fase di stallo delle adozioni internazionali . Non dimentichiamoci che le culle italiane sono sempre più vuote.

Il calo demografico è una pesante realtà. Per natalità siamo ai livelli più bassi al mondo .

Sono convinto che se non vi sarà un'energica iniezione di speranza (più adozioni internazionali, cioè più bambini), la nostra popolazione si ritroverà con vecchi sempre più numerosi".

(Da il Mattino, Franco Petraglia, 23 Maggio 2012)



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