SOS Children: "Noi li sfamiamo, è la prima volta in 30 anni"
Una famiglia su cinque vive oggi sotto la soglia della povertà: di queste, il 21,6% non mangia mai carne o pesce. Affidati a SOS Children Greece, i figli della crisi vedono la mamma una o due volte al mese: "Stanno male, molto male. Sono confusi. Ogni volta che le mamme vengono a trovarli sono convinti che andranno via con loro"
Atene, 4 maggio 2012 - Hanno tra gli 8 e gli 11 anni, qualcuno anche 15: sono i bambini della crisi greca, i minori abbandonati per motivi economici. "Si tratta di un fenomeno totalmente nuovo. Non era mai successo prima, negli oltre 30 anni che la nostra ong opera in Grecia, che ci prendessimo cura di un bambino perchè i genitori non avevano i mezzi per mantenerlo, mai", ha sottolineato George Protopapas, direttore di SOS Children Greece.
"Nell'ultimo anno ci siamo presi cura di 12 bambini, figli di madri single pesantemente colpite dalla crisi", ha aggiunto Proropapas, intervistato dal quotidiano El Mundo. Ma ci sono anche famiglie con madre e padre che chiedono di prendersi cura dei loro figli perchè entrambi disoccupati o incapaci di mantenerli.
"Nel 2010, 80 famiglie hanno chiesto aiuto a questa organizzazione, mentre nel 2011 sono state 380. Si tratta di un incremento di oltre il 300% - ha sottolineato il direttore dell'ong - tuttavia, finora abbiamo preso in carico solo i bambini provenienti da famiglie monoparentali".
Stando a uno studio condotto dall'Unicef, la crisi economica e le misure di austerità hanno colpito così duramente la Grecia che una famiglia su cinque vive oggi sotto la soglia della povertà. Di queste, il 21,6% non mangia mai carne o pesce, il 37% non si può permettere di pagare il riscaldamento di casa, il 27,8% vive in condizioni di terribile umidità.
I figli della crisi vedono la mamma una o due volte al mese. "I bambini abbandonati a causa della crisi stanno male, molto male. Sono confusi. Ogni volta che le mamme vengono a trovarli sono convinti che andranno via con loro, che lasceranno questo posto, e per loro è bruttissimo capire che non è così - ha raccontato Protopapas - ma sono convinti che accadrà la volta dopo, così stanno in ansia fino all'incontro successivo".
E ogni volta si rinnova la delusione, perchè finora nessun bambino è tornato a casa con la mamma. Il fenomeno è tanto nuovo che l'ong ammette di non sapere quali potranno esserne le ripercussioni sui bambini: "Conosciamo benissimo i traumi e i problemi dei bambini di madri drogate o con problemi di alcol o prostitute, perchè lavoriamo da sempre con loro. Ma non sappiamo come reagiranno questi bambini. Anche se saranno sicuramente dei ragazzi con problemi e traumi, forse più gravi di quelli patiti dai minori abbandonati per problemi di droga, alcolismo o prostituzione."
"Questi bambini sono stati abbandonati per motivi economici, ma probabilmente le madri di molti di loro, oserei dire il 90%, finiranno per avere problemi di alcol o droga o si daranno alla prostituzione. E' prevedibile in una situazione di lunga disoccupazione e mancanza di risorse - ha concluso - per questo i loro traumi saranno doppi. Le misure che sta adottando il governo ci stanno uccidendo".
E purtroppo il fenomeno non potrà che peggiorare: "La crisi durerà, la disoccupazione continua ad aumentare e la situazione peggiora ogni giorno di più.
Non nascondiamo di aver paura di prendere in carico altri bambini, perchè non sappiamo se potremo occuparci materialmente di loro
. In Grecia, per come vanno le cose, è impossibile fare piani per più di sei mesi".