Lo scorso 8 maggio, ad Abidjan, presso un'agenzia del Ministero della Sanità ivoriano, si è tenuta una tavola rotonda per presentare ufficialmente il Programma Internazionale per l'Oncologia Pediatrica (PIOP) di Soleterre e le attività che verranno portate avanti nel 2012.
Per la prima volta, nel Paese, associazioni, medici e rappresentanti del Ministero della sanità si sono ritrovati per parlare di cancro pediatrico, un fenomeno in costante crescita nei Paesi in via di sviluppo dove vive l'80% dei bambini a cui viene diagnosticato il cancro ogni anno.
Soleterre ha iniziato a lavorare con l'oncologia pediatrica in Costa d'Avorio nel 2010, cercando di dare supporto all'unica unità di oncologia pediatrica del Paese presso il Centro Ospedaliero Universitario di Treichville, che versava in condizioni scoraggianti.
Qui si curano in media una sessantina di bambini all'anno, non vi sono fondi statali per l'acquisto di chemioterapie, né per cure di supporto. Considerando che gli studi epidemiologici della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riportano che il cancro colpisce in media 1050 bambini, questo significa che quasi 900 bambini ogni anno non arrivano nemmeno all'ospedale.
La tavola rotonda, organizzata dalla coordinatrice locale di Soleterre, signora Matchangué Koné, e il primario dell'unità, dottoressa Line Coutchere, ha visto la partecipazione del direttore del Programma Nazionale di Lotta Contro il Cancro, il Pr. Adoubi e il rappresentante per la cooperazione del Ministero della Sanitá ivoriana, il signor Yoman che si è impegnato a inserire l'oncologia pediatrica nel prossimo piano di lotta contro il cancro, a liberare budget per l'acquisto di chemioterapia e ad attivarsi per l'apertura di una casa di accoglienza (si calcola che almeno il 50% dei bambini provenga da zone rurali lontane dalla capitale).
Quest'anno Soleterre acquisterà chemioterapie e morfina, oltre che materiali di consumo medico e attrezzature. Soleterre garantisce anche sostegno psicologico per bambini, genitori e dottori e organizza attivitá di animazione e clown terapia in reparto e sosterrà la formazione dei dottori. Dallo scorso anno, in collaborazione con la locale associazione di genitori, garantisce uno speciale fondo di emergenza per pagare cure mediche e analisi diagnostiche ai bambini piú poveri (che nel reparto sono circa il 70% dei pazienti).