Flussi è un festival internazionale di new media art e cultura digitale, che si tiene con cadenza annuale ad Avellino, città del sud Italia chiusa tra i monti dell'Appennino Campano.

Il focus dell'evento è la cultura digitale e l'arte elettronica nelle sue varie declinazioni, dal mainstream alle pratiche sperimentali. Attraverso una selezione mirata di artisti del panorama nazionale ed internazionale, l'evento vuole offrire punti di vista particolari così come visioni d'insieme della scena artistica contemporanea, ricercando le tendenze, le derive e le sperimentazioni del fare arte nell'era dei media avanzati.

Flussi è una piattaforma multidisciplinare in cui trovano spazio sezioni dedicate ai differenti linguaggi dell'arte contemporanea: performance audiovisive, sound art, musica sperimentale, installazioni interattive etc. È uno spazio aperto di confronto, approfondimento e di riflessione critica sull'arte e le nuove tecnologie che offre percorsi formativi sull'uso creativo dei software, dibattiti e conferenze su temi di attualità riguardanti la cultura digitale.

Il suo scopo è in primo luogo quello di avvicinare un pubblico sempre più vasto all'arte e alla cultura digitale, e dall'altro quello di aumentare la consapevolezza sul vasto e ancora inespresso potenziale insito nelle nuove tecnologie dell'informazione, come media espressivi, cognitivi e sociali.

Nell'ambito delle iniziative per il centenario della nascita di John Cage che a più livelli si terranno nel corso del 2012 in tutto il globo - a testimonianza dell'impatto determinante che il suo lavoro ha avuto sullo sviluppo delle arti contemporanee, e in particolar modo quelle legate ai nuovi media - Flussi quest'anno dedica una "call for works" al grande sperimentatore americano, o meglio, più che alla sua persona - Cage ha passato una vita a cercare di far piazza pulita del concetto di "personalità" artistica - alla costellazione di idee e processi che a partire dal suo lavoro non cessano di svilupparsi.

Flussi invita gli artisti a presentare lavori nel campo della sperimentazione mediale ad ampio spettro - musicale, audiovisuale, installativa, performativa, digitale, analogica, ecc. - che prendano le mosse dall'opera di Cage intesa non tanto come qualcosa da celebrare (e quindi depotenziare) ma come un fascio di virtualità da attualizzare su nuovi piani o secondo piste ancora inesplorate. Sono invitati lavori che utilizzino tecniche, tecnologie, pratiche, teorie, regole, istruzioni, partiture derivate/ispirate dai lavori di Cage.?

I lavori possono essere sviluppati in relazione a concetti e pratiche come (ma non solo):

- CASO/CAOS - INDETERMINAZIONE
- PERCETTIBILE - IMPERCETTIBILE
- SILENZIO - RUMORE
- TECNOLOGIE "PREPARATE"
- SIMULTANEITÀ - INTERAZIONE
- I-CHING
- INTERMEDIALITÀ - EXPANDED MEDIA

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